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Quei cartelli rubati o cacciati nel fosso

Strade colabrodo

Il mistero dei cartelli stradali rubati o spariti. O semplicemente scaraventati nei fossi. Ma le buche nelle strade restano.
Ci sarebbe quasi da ridere se le condizioni delle strade polesane non fossero da piangere. Eppure non è ancora chiaro che fine abbiano fatto i segnali stradali che nei giorni scorsi erano stati piazzati sulle buche. Rimossi? Rubati? Abbattuti? Un po’ tutte queste cose.


Ci sono cittadini che arrivano a stimare che i cartelli rubati siano circa l’80% ma si tratta di una cifra esagerata. Anche se nessuno, per ora, riesce a risolvere questo dilemma. Non l’assessore ai lavori pubblici Gianni Antonio Saccardin che dice: “Non so che fine abbiano fatto questi cartelli. So solo che sulle buche non ci sono più. In ogni caso non dipendono dal mio ufficio. Certo è curioso, fino a mercoledì scorso in corrispondenza di tante buche sulle strade c’erano questi cartelli che segnalavano il pericolo, ora non ce ne son o più”.
Anche perché nei giorni scorsi sono state tante le polemiche per i cartelli sulle buche, pericolosi per automobilisti e ciclisti. A parlare di scelta sciagurata è stato anche il consigliere comunale Carmelo Sergi, andato a sbattere contro un cartello in via Forlanini perché non illuminato. Sta di fatto che nel giro di poche ore tutti i cartelli sulle buche sono scomparsi. Qualcuno rubato, da qualche burlone, altri semplicemente spostati a lato della strada da automobilisti stanchi di schivarli.


La competenza sulla segnaletica è della polizia locale, e nei giorni scorsi proprio ai vertici dei vigili urbani era stata girata la mail di protesta per i troppi cartelli sui crateri in mezzo all’asfalto. E così nel giro di pochi giorni i segnali sono spariti, qualcuno rubato, ma molti finiti nei fossi o sul ciglio delle strade.


L’assessore Saccardin ammette che ci sono troppe buche e ripete che “è assurdo dover aspettare i tempi della burocrazia, abbiamo già stanziato i soldi per la manutenzione delle strade, già individuato la ditta, ma per scadenze varie occorre attendere il 12 febbraio. Io però non mi rassegno e almeno per le buche più profonde cercherò un’altra strada, per intervenire magari con una dichiarazione di somma urgenza”.
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