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Sindaco irritato, ora sulla graticola finisce il segretario

Il caso

La posizione del comandante Tesoro scuote palazzo Nodari. Il segretario avrebbe dovuto spostarlo, ma non l'ha fatto. E adesso rischia di finire nella bufera.
Sceglie la strada del silenzio, il sindaco Massimo Bergamin, sulla vicenda del comandante dei vigili Giovanni Tesoro, che non potrebbe - regolamento anticorruzione alla mano - continuare a mantenere i gradi, dal momento che è indagato dalla procura di Rovigo per peculato.



Un segno, comunque, del fatto che quanto sta succedendo in municipio proprio a genio fino in fondo, al primo cittadino, non vada.
E il mirino, a questo punto, si sposta. Al centro della bufera, non tanto il comandante Tesoro - la cui posizione è ormai nota dal maggio scorso.
Quanto il segretario generale, Maria Cristina Cavallari.



E’ lei, infatti, a dover provvedere, regolamento alla mano, alla revoca dell’incarico al comandante, demandandolo ad un altro settore e nominando un altro degli attuali dirigenti comunali a capo della polizia locale.



Cosa che, evidentemente, a ormai otto mesi dall’avviso di garanzia recapitato a Tesoro, non è avvenuta. Facendo andare su tutte le furie il sindaco. E mettendo in discussione, dunque, il ruolo stesso della Cavallari al vertice della macchina amministrativa di palazzo Nodari.
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