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La revoca del vicesindaco andava fatta: ma non adesso e non così

Forza Italia

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Massimo Bergamin e Piergiorgio Cortelazzo

Piergiorgio Cortelazzo, già alle prese con i malumori dei suoi colonnelli, ne avrebbe fatto volentieri a mano di doversi occupare del caso Conchi: la revoca ci stava, ma dopo il voto.
“Così non si fa. Da adesso anche io mi tengo le mani libere. E le mie scelte le comunicherò solo dopo averle prese”.

Ha un diavolo per capello, Piergiorgio Cortelazzo, commissario polesano di Forza Italia, e i suoi primi commenti, alla notizia della revoca dell’assessore e vicesindaco Conchi, sono irripetibili.


Cortelazzo non ha proprio gradito con la scelta del sindaco Bergamin: “Non l’ha comunicata a nessuno. Avevamo deciso di non fare cambiamenti fino a dopo le elezioni, e invece decide di cacciare il vicesindaco senza informare nessuno. Senza nemmeno comunicarlo all’interessato, dopo che per due anni e mezzo è stato nella sua giunta. Così non va bene. Per carità, Bergamin fa il sindaco e ha piena potestà di fare le sue scelte. Io farò le mie, da guida politica di Forza Italia, senza avvisarlo”.


A Cortelazzo non è piaciuto nemmeno il ruolo di vicesindaco a Saccardin: “Niente di personale contro di lui, ci mancherebbe. Ma quel ruolo era di Forza Italia, c’erano degli accordi”.

Chiarimenti col sindaco? “Da parte mia siamo a posto così. Ognuno fa le sue scelte, e si comporta nel modo che ritiene. Poi però non mi si venga a chiedere nulla se ci saranno conseguenze”.
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