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Quelle malattie contagiose che sembravano dimenticate

Situazione monitorata

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Compostella parla al Comitato

Il direttore generale dell’azienda sanitaria polesana Antonio Compostella: teniamo alto il controllo ma al momento non c’è motivo di allarme. Tubercolosi, scabbia, ma anche morbillo e poliomielite preoccupano. Il primario: i casi sono pochi.
Sono ancora episodi sporadici che soprattutto in Polesine “sono sotto controllo e si contano spesso sulle dita di una mano”, sottolineano sia il direttore generale Antonio Compostella che il primario facente funzione del dipartimento di Igiene e Sanità Giovanna Casale.



Eppure le patologie cosiddette “di ritorno”, quelle che sembravano debellate, ma che in questi anni sono tornate a preoccupare, mai come in questi anni sono sotto il mirino degli esperti anche nella nostra provincia.



Indubbiamente la guardia e l’attenzione sulle malattie “di ritorno” è alta, ammette il direttore generale dell’Ulss 5: “A livello regionale i dati, che hanno un valore statistico molto utile anche per noi parlano di un aumento di queste malattie che consideravamo debellate, quindi il dipartimento di Igiene e Sanità come tutta l’Ulss 5 è attenta al tema".



"In particolare la tubercolosi - continua Compostella - è importante intercettarla per tempo e isolare i casi, visto che si trasmette per via aerea, anche senza una sintomatologia evidente ma con il bacillo attivo”. Ma preoccupano anche morbillo, poliomelite e la malattia della pelle diffusiva come la scabbia che "si contiene, ma evoca ambienti poco igienici e quindi fa paura", analizza il direttore generale.



Il servizio completo domani 30 gennaio sulla Voce di Rovigo
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