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Un terribile sospetto dietro al rogo del Cinergia

L'incendio

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I vigili del fuoco consegnano la relazione in procura: c'è l’ombra del dolo. Le fiamme divampate in un punto senza telecamere.
Due mesi senza cinema. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorso un devastante incendio ha reso inagibile il Cinergia, l’unica sala cinematografica della città.



E l'8 febbraio, a 62 giorni esatti dal rogo, i vigili del fuoco chiuderanno la propria relazione dettagliata su quanto accaduto quella notte, e la consegneranno alla procura della Repubblica, che dovrà valutare il da farsi. E come procedere nelle indagini.



Tanto il negozio cinese da cui sono divampate le fiamme quanto le sale cinematografiche del piano di sopra sono ancora sotto sequestro. Le fiamme hanno carbonizzato tutto quello che c’era all’interno, rendendo difficile anche raccogliere indizi che possano far risalire all’origine dell’incendio.



L’unica cosa certa è che le fiamme si sono sprigionate dall’interno dei locali del New Look, e non dal compattatore, posto subito all’esterno della struttura stessa, che pure è stato lambito dalle fiamme.



Dettagli che hanno portato gli inquirenti a non escludere che all’origine dell’incendio ci sia un atto doloso. Un’eventualità che non aveva escluso, il giorno dopo l’incendio, lo tesso titolare del New Look.



Eppure, sono tanti gli interrogativi aperti in questa vicenda. A partire dal fatto che l’incendio sia divampato nella zona posteriore del negozio, l’unica dove non esistono telecamere.



Il servizio completo sulla Voce in edicola giovedì 8 febbraio.
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