Cerca

Ictus, guarire a Rovigo, una nuova tecnica all’ospedale Santa Maria della misericordia

Rovigo

stroke.jpg
Un sistema digitale primo nel Veneto, per ottimizzare il tempo tra l’ingresso in ospedale del paziente e l’avvio della terapia.
Si chiama progetto o iniziativa dell’angelo (angel’s iniziative) ed è veramente un salvavita per i pazienti che purtroppo, sono colpiti da ictus o ischemia.
Da alcuni mesi i neuroradiologi e i neurologi dell’ospedale di Rovigo possono avvalersi di un software inglese che in soli due minuti fornisce una immagine TAC celebrale colorata del punto colpito e corredata di un punteggio di gravità dell’ischemia nascente.




Le immagini risultano così evidenziate e analizzate dal programma, che mira a superare le differenze di giudizio normalmente presenti anche tra operatori che parlano la stessa lingua. “Lo sviluppo di questo progetto che è ora realtà – spiega il direttore generale Antonio Compostella – permette di analizzate celermente l’immagine prendendo decisioni sulla terapia, proprio perché indica se il cervello è ancora in grado di tornare vitale dopo le terapie di riperfusione. L’obiettivo di iniziative come questa appena avviata è quello di elevare gli standard qualitativi attraverso il miglioramento delle abilità comunicative, operative, tecniche e organizzative degli operatori socio sanitari coinvolti , ponendo al centro il paziente gravato da ictus. Oltre ai medici di neurologia e di neuroradiologia, il mio pensiero e il mio ringraziamento va alla direzione medica ospedaliera, che ha supportato la stroke unit nel prestigioso progetto”




L’Azienda Ulss 5 polesana, tra le molte eccellenze, vanta una struttura divisionale con otto posti letto particolarmente dedicata agli eventi acuti ischemici o emorragici, che danneggiano il tessuto celebrale in maniera molto grave se non si interviene velocemente. Come per l’infarto, anche per l’ictus esiste la cosiddetta “ora d’oro”, nella quale è necessario applicare, bene e in fretta, terapie e cure fondamentali per la ripresa del paziente.



L'articolo completo si trova nella "Voce" di sabato 17 febbraio.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400