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Saul Malatrasi, gli 80 anni di un immenso campione

Il personaggio

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Dopo i successi da record con Inter e Milan è tornato a vivere nella sua Calto. “Ho giocato con Pelè e col re d’Inghilterra. Rivera il più forte di sempre. E che sfide tra Herrera e Rocco!”
E’ l’eroe dei due mondi: quello rossonero e quello nerazzurro. Ma Saul Malatrasi è soprattutto un concentrato di energia e vitalità. L’ex calciatore originario di Calto è entrato nella leggenda del calcio mondiale: è l’unico del globo ad aver sollevato al cielo la Coppa dei Campioni con due squadre della stessa città, il Diavolo e il Biscione, il Milan e l’Inter.



Arcigno difensore perno del reparto arretrato di Rocco, acquistato (via Lecco) dall’Inter di Herrera, aveva sfiorato il tricolore pure con la Fiorentina. Cresciuto nelle giovanili della Spal, vanta quasi 250 apparizioni nella massima serie.



E dopo una carriera da incorniciare è tornato a Calto, dove vive con la moglie in una casa strapiena di trofei e cimeli d’epoca (c’è persino una lupa di Roma, dono personale di Angelo Moratti), e segue da vicino le sorti dei biancazzurri di Ferrara, tornati in Serie A.



Saul è nato il 17 febbraio del 1938 e oggi compie 80 anni, portati divinamente. “Il mio segreto? Due fette biscottate ogni mattina, non una di più, non mezza di meno”.



E, in occasione del suo compleanno, si racconta alla Voce: “Ho giocato con Pelè e col re d’Inghilterra. Rivera il più forte di sempre. E che sfide tra Herrera e Rocco”.



Il servizio completo, gli aneddoti e i ricordi del campione polesano sulla Voce in edicola sabato 17 febbraio.
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