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I dem polesani: Al governo con i grillini? Mai e poi mai

Politica

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Giuseppe Traniello Gradassi

Dopo le elezioni, Il Pd polesano su una cosa è compatto: al governo con 5 Stelle? Sarebbe la fine del partito. E’ il popolo che ci ha mandato all’opposizione.
“Il Pd è stato mandato all’opposizione dagli elettori, sarebbe illogico pensare ad un governo per fare la stampella ad altri”. I dem polesani non hanno dubbi, andare al governo ora, per sostenere la destra o il Movimento Cinque stelle sarebbe la fine del Pd. Per tutti la priorità è “capire i motivi della sconfitta, ricostruire il partito e tornare ad essere in sintonia con la gente”.



Graziano Azzalin, consigliere regionale del Pd dice chiaramente che “ora il tema non è e non può essere se andare o meno al governo. Sono stati gli elettori a decidere che noi si debba stare all’opposizione. Occorre invece cercare di capire che partito vogliamo essere, come tornare ad occuparci di quei temi per cui l’elettorato non ci ha considerato punto di riferimento. E parlo de lavoro, delle povertà, di un blocco sociale che una volta credeva in noi, ma adesso è andato da un’altra parte. Noi per anni abbiamo pensato di far parte del cosiddetto paese normale, e di parlare in sua voce. Ma forse il paese normale è quello che ha chiesto un altro tipo di rappresentanza”. E allora “apriamo una seria discussione, un confronto e lasciamo perdere avventure che disintegrerebbero il Pd in maniera definitiva”.



Diego Crivellari, onorevole uscente ha vissuto sulla sua pelle un voto che, anche in Polesine, ha guardato più ai simboli che ai candidati: “Siamo arrivati terzi su tre grandi competitori, è totalmente illogico pensare di andare a fare accordi con chi aveva altri programmi e idee, sarebbe la fine. E non possiamo nemmeno sbrigativamente addossare ogni colpa al segretario Renzi, che si è dimesso, o lo farà a breve. Come partito ora dobbiamo ad una stagione congressuale e tornare a celebrare congressi che non siano solo una conta, ma dove si parli di programmi di tesi a confronto. Ovviamente con tempi non biblici, perché la politica è sempre attualità”.



Il segretario provinciale dem, Giuseppe Traniello Gradassi ammette il risultato pesante delle elezioni “con errori commessi già in sede di formazione delle liste dei candidati. Ora occorre ridefinire la linea politica con una seria analisi. Ben sapendo che siamo comunque un partito radicato nel territorio, che c’è comunque una parte di Italia che crede in noi. Occorre ripartire da qui, e poi capire dove si vuole andare”.



Il servizio sulla Voce dell'8 marzo
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