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Cortelazzo: è ora di rinnovare il Consvipo

Politica

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Piergiorgio Cortelazzo

Il commissario di Forza Italia Piergiorgio Cortelazzo parla del futuro di Forza Italia e dei rapporti con la Lega. E per Adria: niente alleanze con chi ha fatto cadere la giunta.
E’ appena diventato deputato, stravincendo col 56% il collegio uninominale di Legnago. Ma Piergiorgio Cortelazzo è anche commissario provinciale di Forza Italia, vicecoordinatore regionale del partito e presidente di Acquevenete spa. E a chi chiede se non siano troppi ruoli per una persona sola risponde: “Io sono forte, e poi basta essere organizzati ed avere bravi collaboratori”. Ma Cortelazzo mette in agenda anche il rinnovo del cda del Consvipo, l’allargamento del cosiddetto gruppo dei 35 sindaci, le elezioni di Adria, Porto Tolle e Trecenta. In cima all’agenda, c’è anche il caso Consorzio di sviluppo.


Cortelazzo parla del Consvipo: "vogliamo chiudere entro marzo. E’ ora di rinnovare il cda, mi sembra poco opportuno che un ente come il Consorzio continui ad essere guidato da un cda dimissionario da quasi tre mesi”.
E poi i rapporti con la Lega in Comune a Rovigo: "La Lega a Rovigo ha preso poco più del doppio dei voti di Forza Italia, giusto? Bene se si vogliono misurare in questo modo i rapporti di forza si può dire che Fi deve avere la metà della rappresentanza del Carroccio, che però ha sindaco, che da solo vale tre quarti di una amministrazione, e due assessori. Insomma mi sembra inutile e poco produttivo mettersi a fare questo tipo di calcoli”.


Il futuro di Forza Italia: "Per ora andiamo avanti così. E credo che almeno fino alle elezioni regionali del 2020 gli assetti interni a livello polesano e veneto non cambieranno”.


E poi Adria: "Ad Adria puntiamo ad una coalizione con al vertice un sindaco che sappia essere collante e punto di riferimento. Dico con chiarezza che la Passadore con Forza Italia non ha niente a che fare, anzi il partito non farà alcuna alleanza con lei, nemmeno se facesse parte di liste civiche. Di più, nessuna coalizione con chi ha mandato casa il sindaco Barbujani. Questo deve essere il primo punto fermo”.


Il servizio completo sulla Voce dell'11 marzo.
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