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Disoccupazione giovanile da sud Italia

Economia

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I dati sono stati spiegati al congresso della Uilm, dove è stato riconfermato segretario Mirco Bolognesi.
Un disoccupazione giovanile da sud Italia. Il Polesine si scopre, e non è una novità, fanalino di coda del Veneto per quel che riguarda il lavoro dei giovani. Una disoccupazione che fra i giovani tocca punte del 41%, come nelle peggiori realtà italiane.


E’ emerso al congresso provinciale della Uilm, che ha confermato per il quinto mandato Mirco Bolognesi alla guida del sindacato dei metalmeccanici della Uil.


Nella sua relazione Bolognesi ha evidenziato le criticità del mondo del lavoro del Polesine, ribadendo che a livello nazionale “la disoccupazione, dati 2017, è superiore all’11%, e si prevede una leggera decrescita passando al 10,8% solo nel 2019. Siamo comunque ben lontani dai valori precrisi. Nel 2008 eravamo al 6,7%)”. Le cose però peggiorano sensibilmente venendo al Polesine: “I dati dicono che in Veneto i posti di lavoro sono tornati quasi ai livelli precrisi. Ma non è così dappertutto. Una parabola impressionante quella della nostra provincia se la confrontiamo con le altre realtà venete. E pensare che nel 2007 la provincia di Rovigo era quella dove minore era la disoccupazione giovanile, appena il 4,5%”. Numeri molto lontani dalla realtà attuale, dove il numero dei giovani che cercano un lavoro raggiunge il 41,4%.
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