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Onoranze funebri, quattro licenziamenti. Ma di chi è davvero la colpa?

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Cgil Cisl e Uil sul piede di guerra. Ma il sindaco non ci sta: avevo proposto la salvaguardia del posto per tre anni, il sindacato ha rifiutato. Ora dovranno spiegare perché...
Quattro licenziamenti a Onoranze funebri, l’azienda ex municipalizzata che da dicembre è stata acquistata dal gruppo bresciano Lorandi.



E politica e sindacato puntano il dito contro comune e Asm spa, responsabili - secondo i confederali e la consigliere comunale Pd Giorgia Businaro - di aver concluso l’affare, che al comune ha fruttato 460mila euro - senza tutelare i lavoratori.



Un’accusa a fronte della quale è arrivata secca la risposta del sindaco Massimo Bergamin. “Non è assolutamente vero, così come non è vero, come stanno dicendo, che non ho mai voluto parla. C’era la proposta di inserire una clausola di salvaguardia degli assetti occupazionali per tre anni. Il sindacato però ha rifiutato ogni mediazione. Loro chiedevano una clausola di garanzia del posto di lavoro di 10 anni: una condizione che nessuna impresa privata avrebbe mai accettato”.



Ma il sindaco si spinge anche oltre. “Io ho il coraggio di dirlo: in quell’azienda, nel corso degli anni, sono state fatte troppe assunzioni. L’ultima pochi giorni dopo il mio insediamento a palazzo Nodari, prima che intervenissimo con il cambio del vertice della società. Una società che aveva i suoi bei problemi, e non devo certo essere io a ricordarli”.



Il risultato, a quanto pare, è che ora secondo la nuova proprietà i dipendenti di Onoranze funebri sono troppi rispetto alle reali necessità.



Intanto, però, i sindacati sono sul piede di guerra: Fp-Cgil Femca-Cisl e Ulitec-Uil hanno dato vita ad un’assemblea con i lavoratori, per decidere “le azioni da intraprendere, oltre ad impugnare i licenziamenti in tutte le sedi”.



Netta anche la presa di posizione di Giorgia Businaro, consigliere comunale Pd. “Soltanto pochi mesi fa ci era stato assicurato che non ci sarebbero stati licenziamenti. Ora invece abbiamo quattro famiglie messe in ginocchio, con figli da mantenere e rate del mutuo da onorare. Una situazione drammatica”.
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