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Lodo Baldetti, salta pure il consiglio

Il caso

97009

Il polo natatorio, dalla cui costruzione sono partiti i guai economici per il Comune

Consiglio comunale spostato perché i revisori bloccano la delibera della giunta. Ancora un rinvio per l'accordo con Veneto nuoto.
Si rimette in moto la macchina per risolvere il lodo Baldetti. E subito dopo si inceppa di nuovo, perché salta il consiglio comunale annunciato per domani mattina. Uno stop & go che sta assumendo sempre più contorni da teatro dell’assurdo. Soprattutto dopo la brutta figura che parte dei dirigenti del Comune di Rovigo hanno fatto fare all’amministrazione comunale con la bocciatura dell’operazione impostata da Asm spa, alla quale pare che prima avessero dato l’ok, salvo poi fare marcia indietro e spiegare che non si poteva fare per non alterare il Patto di stabilità. Un dietrofront che si dice condito da veementi litigi fra i dirigenti di palazzo Nodari.


Ieri l’ennesima capitolo di una vicenda che a più di qualcuno ricorda una puntata di Scherzi a parte. Sembrava tutto fatto per il consiglio comunale di domani, la giunta del sindaco Bergamin si era riunita nel pomeriggio per produrre le delibere relative alla manovra di bilancio e all’accordo con Veneto nuoto per chiudere l’affaire del lodo Baldetti. Era già stata convocata la commissione comunale per oggi alle 18, pubblicata sull’albo pretorio del Comune. E stava per essere convocato dal presidente Paolo Avezzù il consiglio comunale dopo l’accordo sulla data trovato fra i capigruppo riunitisi alle 18. Poi, a riunione da poco terminata, l’ennesimo colpo di scena. Stop su tutta la linea. Niente delibera di giunta e quindi niente commissione, e consiglio posticipato. A frenare è stato il parere, anzi il non parere, di revisori e dirigenti del Comune che hanno spiegato che per la delibera serve ulteriore documentazione per la proposta di conciliazione con Veneto nuoto. In pratica l’indicazione dell’investitore intenzionato a rilevare le quote di Veneto nuoto e chiudere l’accordo con il Comune di Rovigo. Investitore che, però, per mettere nero su bianco la sua disponibilità attende una carta certa da parte del Comune. Insomma, più che teatro dell’assurdo un cane che si morde la coda.


Eppure ieri è stato tutto un lavorio di riunioni, vertici, summit, telefonate per trovare una nuova soluzione dopo il naufragio della pista Asm spa. L’obiettivo era ed è quello di un nuovo investitore per permettere la chiusura dell’accordo a tre fra Comune di Rovigo, Veneto nuoto, e Unipol banca.


Sembrava in via di superamento anche lo scoglio Padova nuoto, che ha gestito la piscina in tutti questi anni, ma che risulta inadempiente per parecchie centinaia di migliaia di euro verso Veneto nuoto. E invece il colpo, l’ennesimo, di freno.


L’accordo di conciliazione che attende di essere votato da giunta e consiglio comunale è quello annunciato nelle scorse settimane, con il Comune di Rovigo chiamato a pagare circa 2 milioni di euro, per la chiusura del contenzioso. In cambio però otterrà la porzione di terreno nell’area della vecchia piscina Baldetti in viale Porta Adige. Perché il quadro sia completo occorre il soggetto terzo, l’investitore in grado di rilevare Veneto nuoto, entrare in rapporto con Unipol per il pagamento delle rate del mutuo non pagate e, infine rilevare la gestione della piscina rodigina, da girare, poi, eventualmente, ad un altro gestore. In questo modo il Comune potrà uscire dalla clausola della surroga, che sta tenendo con il fiato sospeso da mesi le casse di palazzo Nodari.
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