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In Parlamento come al primo giorno di scuola

Giacometti e Cortelazzo

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Primo giorno alla camera dei deputati per Antonietta Giacometti e Piergiorgio Cortelazzo.
Come al primo giorno di scuola. Ieri si sono riunite le Camere del Parlamento italiano. Onorevoli e Senatori hanno preso posto nei rispettivi seggi, conquistati alle elezioni dello scorso 4 marzo, e preso parte alle prime votazioni per eleggere i presidenti dei due rami del Parlamento. Elezioni andate a vuoto.


Fra i deputati debuttanti anche l’unico rappresentante del Polesine, l’onorevole Antonietta Giacometti, delle Lega e vicesindaco di Badia Polesine. “E’ stato un po’ come tornare sui banchi di scuola - ha commentato a caldo, fra una votazione e l’altra - ammetto che questa mattina, quando tutti i deputati erano al loro posto, il colpo d’occhio è stato di impatto. Una vera emozione”. Poi, durante le votazioni invece, più che essere a scuola è sembrato essere in una lunga ricreazione: “Tutti che vanno e vengono, capannelli di deputati che si formano davanti alle urne del voto. Conciliaboli fra parlamentari per analizzare la situazione. In certi momenti sembrava di essere in un mercato, tanto che il presidente di turno ha ammonito a fare meno rumore”. Proprio come durante la ricreazione, insomma, quando ragazzi un po’ troppo visti fanno arrabbiare maestre e bidelli.


La Giacometti è giunta a Roma il giorno prima, giovedì scorso ha provveduto alla parte burocratica: “Due ore per firmare carte e ottenere il tesserino da parlamentare. L’unica cosa che però non è stata piacevole è che qua i nuovi eletti sono guardati dall’alto in basso dagli altri”, una sorta di nonnismo istituzionale quindi, “per fortuna - ha concluso - che c’è il nostro capogruppo Fedriga che dispensa consigli e ci aiuta ad orientarci. Credo che le votazioni per eleggere il presidente della Camera andranno per le lunghe, di sicuro staremo a Roma fino a domenica mattina, poi vedremo”.


Primo giorno a Montecitorio anche per Piergiorgio Cortelazzo, commissario polesano di Forza Italia, padovano ed eletto nel collegio di Legnago. Anche lui ieri ha partecipato alle prime votazioni. “Sono onorato - il suo commento a caldo - di rappresentare nelle massime istituzioni il Veneto, la mia regione, il Veneto. Sono qui a Roma anche per valere le ragioni dell’autonomia”.
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