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Si finge malato per non lavorare: poliziotto nei guai insieme al suo medico

La denuncia

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Foto d'archivio

L'agente, domiciliato a Rovigo, era in servizio in Questura a Vicenza. Per due anni non si è praticamente mai presentato al lavoro adducendo problemi fisici. Ma poi andava in giro in moto.
Da due anni mandava certificati medici, ma un realtà se ne stava tranquillamente nella sua casa di Rovigo e se ne andava in giro per il Veneto in moto.

Un agente di polizia, 55 anni, in servizio alla questura di Vicenza ma residente a Rovigo insieme alla compagna, è finito nei guai insieme al suo medico di famiglia. Il poliziotto è accusato di truffa aggravata a danno dello Stato, mentre il medico dovrà rispondere di falso ideologico del pubblico ufficiale in certificati.



L’agente, che lavora da tempo in questura a Vicenza, nel frattempo è stato dichiarato inidoneo ai servizi di polizia e posto in quiescenza lavorativa, in attesa della conclusione del procedimento. Rischia, oltre ad una condanna penale, anche di dovere restituire gli stipendi degli ultimi due anni.



Secondo le indagini della procura di Vicenza, l'uomo, in servizio all’Ufficio passaporti, è stato assente dal servizio per oltre due anni, dall’aprile 2015 a maggio 2017, adducendo problemi fisici (vertigini e dolori articolari) e lavorando solo per pochi giorni.



Una situazione fisica, la sua, che era stata sì accertata anche da una commissione medica, che però non aveva stabilito una inidoneità totale al servizio.



A insospettire gli inquirenti è stato il fatto che i certificati medici riguardassero esclusivamente i giorni lavorativi della settimana e mai i festivi, week-end compresi. Come racconta Il Giornale di Vicenza, durante il periodo di malattia, come emerso dai tabulati telefonici, il poliziotto si spostava invece in tutto il Veneto, in auto e in motocicletta.
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