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Sonda impazzita: detriti dal cielo per 2mila chilometri

L'allarme

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Sonda spaziale cinese fuori controllo: impatto previsto per il giorno di Pasqua, ma se ritarderà potrà coinvolgere anche il Polesine.
A mezzogiorno del giorno di Pasqua il “Palazzo Celeste” (probabilmente) si schianterà sulla terra. No: non è un presagio dell’Apocalisse. Stiamo parlando del rientro in atmosfera della sonda cinese Tiangong-1, ormai fuori controllo e che da diversi giorni sta precipitando verso il nostro pianeta.



Il rientro della sonda impazzita, però, potrebbe anche essere anticipato o rallentato dalle condizioni dell'atmosfera e dalla posizione del satellite stesso. Più l'impatto ritarderà, e più il “rischio” aumenterà per il Polesine.



Il suo passaggio sull'Italia, per lunedì 2, è infatti accreditato a 43,2 gradi di latitudine, in pratica sopra a Perugia. Visibile anche dal Nord, ma non solo: nel momento in cui la sonda andrà in mille pezzi, disgregandosi in atmosfera, i detriti cadranno in una fascia che può andare dagli 800 ai 2000 chilometri, per 70 chilometri di larghezza. Arrivando di fatto ad interessare, nella peggiore delle ipotesi, l’intero Nord Italia.



La sonda ha una massa stimata in 7.500 chili, con oltre 300 di propellente residuo, di cui 230 di tetrossido di azoto e 120 di monometilidrazina, sostanze molto tossiche. I pezzi più grandi impatteranno al suolo entro sette minuti dal rientro in atmosfera, ad una velocità paragonabile a quella di una Formula 1 in pieno rettilineo.



Il servizio completo e tutti i dettagli sulla Voce in edicola venerdì 30 marzo.
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