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Economia

I conti Sicc fanno ben sperare al lavoro tutti i 75 dipendenti

La soluzione della newco sta dando i primi risultati e allontana i licenziamenti. Soddisfatta l’assessore regionale Donazzan: “La politica attiva dell’azienda sta funzionando”

Sicc Vle Porta Po 2

Sicc Protesta Dipendenti 1

La soluzione della newco sta dando i primi risultati e allontana i licenziamenti Soddisfatta l’assessore regionale: “La politica attiva dell’azienda sta funzionando”

I numeri sono finalmente positivi, la commesse e il lavoro ci sono. E i 75 dipendenti della Sicc sono tutti al lavoro. La buona notizia emerge dall’incontro regionale dell’assessore al Lavoro Elena Donazzan con il management della Sicc srl e della newco Sicc tech srl, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze sindacali aziendali dello stabilimento di Rovigo specializzato nella progettazione e produzione di apparecchiature del settore termoidraulico.

Alla riunione per fare il punto sulla crisi dell’azienda polesana c’era anche il vicesindaco di Rovigo e assessore alle Attività produttive Andrea Bimbatti.

La nuova società, attraverso il recente contratto d’affitto d’azienda con Sicc srl, ha rilevato tutti i 75 dipendenti e ha evitato così il fallimento.

Durante l’incontro, l’assessore ha preso atto della presentazione esposta dal management aziendale della nuova società circa l’evoluzione del piano industriale presentato nei mesi scorsi.

“Ho registrato un clima costruttivo e favorevole tra le parti e auspico - dichiara l’assessore - che i soggetti intervenuti all’incontro possano continuare a collaborare con l’obiettivo comune di dare un futuro concreto a questi lavoratori”.

“Rilevo – aggiunge - che i percorsi di politica attiva avviati dalla Sicc S.r.l. stanno funzionando”.

Inoltre, le parti, su espresso invito dell’assessore, hanno concordato un nuovi incontro a settembre per un aggiornamento della situazione economica dell’azienda.

Il vicesindaco Andrea Bimbatti ha dato la disponibilità della casa comunale di Rovigo per gli incontri che avverranno sul futuro dell’azienda.

La crisi allo stabilimento rodigino è iniziata alla fine del 2017, proprio con l’annuncio dei tagli da parte della dirigenza aziendale. A quel punto era scattata una mobilitazione da parte di sindacati e lavoratori, culminata in alcune ore di sciopero. Una mobilitazione che aveva chiamato in causa anche politici e istituzioni, fino alla costituzione del tavolo regionale di crisi che dopo alcune riunioni ha prodotto la fumata bianca col ritiro dei licenziamenti e l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria. Ora si spera che l’azienda possa camminare presto sulle proprie gambe.

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