Importavano cuccioli dall'Est, due polesani nei guai

Denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Gorizia per maltrattamenti e introduzione illegale nel territorio nazionale di cuccioli di cane. A finire nei guai un uomo e una donna di origine ungherese ma domiciliati in provincia di Rovigo: scoperti e fermati dalla Guardia di Finanza. I due, infatti, trasportavano nel bagagliaio di una utilitaria , ammassati in un cassone di legno sette bouledogue francesi, tre maschi e quattro femmine, tutti dal mantello fulvo. Trentotto anni lui e cinquantadue lei, sono stati fermati nelle vicinanze del casello autostradale di Villesse, dove l’unità cinofila “Caboto”, addestrata al rinvenimento degli stupefacenti e di denaro contante, ha subito individuato la presenza dei cuccioli.

Le fiamme gialle, che monitorano anche il traffico veicolare che attraversa il confine, insospettite da alcuni elementi hanno fermato la vettura, confermando tutti i loro sospetti. Un’operazione che, poco dopo, ha permesso di trovare altri cuccioli in una seconda vettura, tra jack russel terrier e chihuahua, guidata da due persone residenti a Frosinone. In totale la Guardia di Finanza di Gorizia ha salvato 34 cuccioli, trasportati illegalmente senza luce e aria sufficiente, senza la possibilità di bere e sfamarsi. Inoltre erano tutti privi di microchip, delle necessarie certificazioni sanitarie e dell’individuale passaporto.

I sette cuccioli sequestrati alla coppia domiciliata in Polesine sono stati affidati ai medici veterinari del Polo Zooanropologico dell’Ausl integrata di Trieste, mentre gli altri al personale del canile di Udine. Tutti più o meno in buone condizioni, tranne due chihuahua che non hanno resistito al precoce distacco dalla madre. Le operazioni della Guardia di Finanza s’inquadrano nell’attività di contrasto al traffico illegale di specie faunistiche, per lo più provenienti dall’Est Europa.