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Consvipo “agenzia di sviluppo” è accanimento terapeutico

Alcuni sindaci legati alla compagine a causa dei debiti per il fotovoltaico Il presidente della Provincia: “Non mi sento più socio di questa società”

Consvipo e Provincia, battaglia legale all'orizzonte

Alcuni sindaci legati alla compagine a causa dei debiti per il fotovoltaico Il presidente della Provincia: “Non mi sento più socio di questa società”

Per venire a capo del labirinto Consvipo è intervenuto ieri anche il prefetto Enrico Caterino che nel suo ruolo istituzionale e diplomatico in realtà, è riuscito almeno nell’immediato, a fare ben poco. Ieri al tavolo della prefettura con i sindacati c’era anche il presidente della Provincia Marco Trombini, che ha detto a chiare lettere: “Io non mi ritengo più socio di Consvipo, quindi l’assemblea dei soci la possono convocare o il consigliere più anziano (Ennio Pasqualini) o un quinto dei soci. Bastano sette o otto sindaci”.

Pare che all’orizzonte la convocazione di questa assemblea ci sia. Per lanciare l’ennesima proposta sull’ente che più o meno fa così: As2 assorbe alcune funzioni di Consvipo, come suggerito dal sindaco di Rovigo Massimo Bergamin e il Consvipo viene trasformato in un’agenzia per lo sviluppo. Quindi? Il vantaggio dove sarebbe?

Nessuno vuole esprimersi a riguardo, ma di fatto a preoccupare parecchi sindaci polesani sono i mutui che Consvipo ha acceso per il fotovoltaico. Quelli, più di qualsiasi statuto, tengono incollate le amministrazioni a un ente che di fatto ha perso ogni funzione. Con un presidente “facente funzione” Angelo Zanellato che da dimesso continua percepire il suo stipendio e a fare il buono e il cattivo tempo da mesi. 

Intanto i sindacati continuano a sostenere che “il Consvipo opportunamente rivisitato possa tornare ad essere un volano dell'economia e del sociale per un area vasta capace di guardare oltre i confini territoriale interessando anche la bassa padovana”.

Sulla proposta di Bergamin sottolineano Pieralberto Colombo della Filctem, Fabrizio Da Lio della Femca e Giampietro Gregnanin della Uiltec: “Ci riserviamo di giudicare al momento che saranno rese ufficiali e strutturali, ci riferiamo all’ipotesi di fusione con As2 lanciata dal sindaco di Rovigo e al progetto, che sarebbe pronto (ma non ci è ancora nonostante le richieste dato conoscere) fatto fra Camera di commercio e l' università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con unindustria Rovigo e Venezia”.

Il sindacato bacchetta l’amministrazione dell’ente: “Purtroppo per il colpevole inattivismo di chi ha maggiori ruolo e responsabilità abbiamo perso opportunità e non utilizzato le potenzialità dell'ente”.

Infine in caso di chiusura dell’ente i sindacati chiedono “il ricollocamento dei lavoratori come previsto dallo statuto dell’ente”.

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