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West Nile

Disinfestazione in soli 34 comuni

Corazzari: “I casi di contagio sono emersi dove c’è minore coordinamento negli interventi”.

Disinfestazione in solo 34 comuni

La Regione veneto “bacchetta” i sindaci sulla questione West Nile. Solo 34 comuni su 50, rivela il direttore del settore prevenzione Francesca Russo, quest’anno hanno effettuato la disinfestazione antizanzare. E per di più questi interventi sono stati eseguiti in maniera non coordinata, riducendone così l’efficacia.

Venerdì pomeriggio a Rovigo, nella cittadella sanitaria, si è svolta la conferenza dei sindaci sul tema del virus del Nilo. Per l’occasione erano presenti, oltre alla dottoressa Russo, anche gli assessori regionali Cristiano Corazzari e Luca Coletto e il direttore generale dell’Ulss 5 polesana Antonio Fernando Compostella.

Dai vari interventi degli amministratori comunali è emersa la necessità di più risorse da parte della regione, di riuscire a coinvolgere anche i cittadini sensibilizzandoli sui comportamenti da tenere per contrastare il proliferare delle zanzare. E soprattutto l’importanza della creazione di cabina di regia per la pianificazione degli interventi.

I casi di contagio sono emersi dove c’è un minor coordinamento tra le amministrazioni negli interventi di disinfestazione - spiega Corazzari - non a caso la zona più colpita è stata quella del Medio-Alto Polesine, dove i comuni sono più piccoli e più frammentati, e quindi è più difficile coordinarsi”. “Come conferenza dei sindaci - continua - dobbiamo arrivare a definire gli interventi in modo combinato, i trattamenti che già vengono fatti devono essere inseriti in un piano tecnico scientifico”.

I comuni devono coordinarsi - aggiunge Coletto - perché una disinfestazione fatta seguendo una cronologia condivisa è molto più efficace. La regione è disponibile a mettere dei fondi a disposizione ma prima voglio vedere che i sindaci combattono assieme la West Nile. Mi aspetto un coordinamento forte, che parta non a luglio e agosto ma da gennaio e febbraio, per capire sulla base dei dati raccolti dalla Regione dove e come intervenire”.

Ma la stoccata più forte agli amministratori comunali è arrivata dal direttore del settore di prevenzione della Regione Veneto: “Come Regione - spiega - investiamo ogni anno 280mila euro per la sorveglianza e accantoniamo 500mila euro per le disinfestazioni straordinarie che vengono effettuate a seguito di un caso. Nel 2009 inoltre sono stati stanziati altri 500mila euro per la mappatura del territorio polesano in modo da individuare le aree dove intervenire. Se oggi siamo qui davanti a questa situazione, tutti dobbiamo assumerci una responsabilità: se c’è problema sanitario vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Il ruolo delle amministrazioni è fare la disinfestazione su tutto il territorio: qui solo il 67% dei comuni l’ha effettuata, l’altro 33% non ha portato avanti nessun interventi. Stiamo facendo dei controlli incrociati e e abbiamo già visto che alcuni dei casi di contagio sono avvenuti in questi comuni. Poi c’è anche la responsabilità dei cittadini: non serve a nulla la disinfestazione nelle strade se poi le zanzare prolificano nei giardini. Ognuno deve prendere coscienza del proprio ruolo”.

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