VOCE
Politica
04.09.2018 - 23:08
Paolo Avezzù
Quando si dice: sbagliare l’obiettivo e vivere ugualmente felici...
Più che fibrillazioni, quelle a cui si assiste in queste settimane a Palazzo Nodari sembrano fastidiose punture di zanzara: una tecnica usata da sempre - in particolari da alcuni gruppi di ex democristiani - per alzare un po’ la posta e chiedere qualche poltrona di sottogoverno.
Insomma: un marchio di fabbrica.
Dopo le intemerate del presidente del Consiglio comunale Paolo Avezzù contro Salvini e contro Moggi (per colpire ovviamente il sindaco e il suo vice), questa volta ad alzare i toni sono stati i centristi dello stesso gruppo di Avezzù, che di buon’ora hanno depositato - senza condividerla prima con nessuno, neppure con il proprio partito che strada facendo è diventato Forza Italia - una mozione sul tema del finanziamento del Decreto Periferie (quello in cui ci sono i soldi per l’ex Maddalena, per intenderci) per il quale il governo ha proposto - e ottenuto in Senato - un rinvio al 2020.
Un tema che ha fatto infuriare parecchie amministrazioni comunali, compresa Rovigo, visto che sul tema è già intervenuto il sindaco per palesare il proprio disagio, mentre a cavallo di ferragosto il vicesindaco Andrea Bimbatti ha partecipato ad un vertice infuocato a Venezia. Come dire: Rovigo si è mossa, ma evidentemente non abbastanza per i centristi Paron, Sergi e Avezzù che hanno calcato la mano per mettere in difficoltà sindaco e vice (che tra l’altro è di Forza Italia come loro). Rovigo “timida”, dicono.
Con il governo? No, con la Regione... Che è come tirare in ballo un arbitro di calcio per una partita di rugby. Perché è vero che la Regione Veneto ha presentato ricorso contro alcuni articoli della legge (ottenendo tra l’altro ragione dalla Corte Costituzionale) ma il problema - è evidente - sta tutto a Roma, e nella strana alleanza del governo centrale. Insomma: chiedere ad una maggioranza di centrodestra di votare una mozione in cui si prende a male parole la Regione e il governatore Zaia non è proprio una mossa politicamente fuRba. Altra cosa sarebbe chiedere che i finanziamenti vengano rimessi da subito in pista, come stanno facendo tutti i comuni d’Italia. Già, ma questo che fibrillazioni causerebbe? Poche e secondarie. “Mi piacerebbe sapere se presentano quella mozione come Obiettivo Rovigo ma poi come consiglieri di Forza Italia si dissociano...”, rideva ieri un azzurro. “Sembra diventata un’abitudine, come quella di Trombini che non partecipa alle assemblee del Consvipo come presidente della Provincia, ma è presente come sindaco...”. Uno, nessuno...
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