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Rovigo

“Aveva mal di pancia, poi è morto”

In aula i genitori del piccolo Giovanni Morello, morto in ospedale a Rovigo nel 2016

“Aveva mal di pancia, poi è morto”

Aveva mal di pancia, non era un bambino che quando stava si lamentava ma piangeva dal dolore, e così in serata lo abbiamo portato in ospedale”. Inizia così il racconto prima della mamma e poi del papà di Giovanni Morello, il bambino di Anguillara Veneta morto nell’ospedale polesano il 13 gennaio 2016. Ieri mattina, infatti, nel Tribunale di Rovigo è stata raccolta la testimonianza dei genitori e dei nonni del piccolo, che hanno spiegato i giorni precedenti la tragica morte.

I genitori, sentiti separatamente davanti al giudice Nicoletta Stefanutti, hanno risposto alle domande del pubblico ministero e della difesa, ripercorrendo quanto accaduto. Un processo in cui figura anche, come parte civile, l’Ulss 5 , chiamata in causa a fine maggio come responsabile civile dall’avvocato Cristiano Violato, che segue come parte civile la famiglia. Affrontando ancora il dolore della perdita del loro unico figlio, entrambi i genitori hanno spiegato passo dopo passo cosa hanno vissuto, dalla prima corsa in ospedale con dimissione in nottata, al ritorno al pronto soccorso, al ricovero, fino al giorno in cui, dopo un’ecografia, tutto è precipitato.

Giovanni aveva effettuato un primo accesso al Pronto Soccorso di Rovigo il 9 gennaio. Sembrava un’influenza intestinale, come ce n’erano tante in quel periodo. Dopo un secondo accesso il ricovero, poi la morte poco prima di entrare in sala operatoria. Straziante, invece, la testimonianza del nonno del piccolo, che tra singhiozzi e lacrime è riuscito solo a dire: “Era tutta la mia vita”. Dall’autopsia è emerso che il bimbo morì per un’occlusione intestinale. Imputato, con l’accusa di di omicidio colposo il medico che, stando a quanto ricostruito dall’accusa, era il responsabile del reparto di Pediatria.

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