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Tribunale di Rovigo

Omicidio Armellini: Bonaldo condannato a 30 anni

L'anziana fu assassinata durante una rapina in casa avvenuta ad Este nel maggio di due anni fa

Omicidio Armellini: Bonaldo condannato a 30 anni

Roberto Bonaldo con il suo avvocato Roberta Cerchiaro

Il pubblico ministero chiedeva l’ergastolo ma il giudice per le indagini preliminari lo ha condannato a 30 anni di reclusione.

Michele Bonaldo di Casale di Scodosia era accusato di aver ucciso la pensionata di 74 anni Liliana Armellini, nella notte fra il 22 e 23 maggio del 2016. La condanna è arrivata al termine del rito abbreviato celebrato ieri mattina nel Tribunale di Rovigo.

Una traccia di Dna e un alibi fasullo avevano incastrato Bonaldo, difeso dall'avvocato Roberta Cerchiaro. In particolare la sequenza genetica era stata rinvenuta in una maniglia della porta della cucina della Armellini.

Poi la confessione del nipote del killer, che aveva assicurato di aver passato quel 22 maggio a casa a chattare con la fidanzata: prima di recarsi nella casa del Pilastro, Bonaldo aveva consegnato il suo telefono cellulare al nipote, dicendogli di tenerlo con sé tutta la notte e di mandare messaggi, già confezionati per l'occasione, alla fidanzata.

Il Pm aveva chiesto l’ergastolo, certo che l'omicidio fosse premeditato. Il gup ha poi condannato Bonaldo a 30 anni di reclusione, e 80 mila euro di provvisionale alla sorella di Liliana. A carico di Bonaldo ci sono anche 7 mila euro di spese legali.

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