I mostri del Polesine
Il caso
18.10.2018 - 15:01
Dopo essere stato aggredito da un cane per strada e dopo che era arrivata la polizia, era andato in escandescenze nei confronti degli agenti intervenuti: l’uomo, un nigeriano di 39 anni, residente a Rovigo, è stato condannato a sei mesi di reclusione, con pena sospesa, per la reazione nei confronti dei due poliziotti.
Secondo quanto è stato ricostruito dalle forze dell’ordine, il nordafricano stava passando per la strada, in Corso del Popolo a Rovigo, quando aveva incrociato un’anziana che stava portando a passeggio il suo cane. Il cane aveva attaccato l’uomo, mordendolo e strappandogli persino la camicia.
A quel punto il nigeriano aveva reagito, pretendendo le scuse dalla signora (che peraltro erano arrivate). Ma era stata allertata la polizia. Tutto era accaduto nel ferragosto del 2016.
Sul posto, si erano precipitati quindi due agenti che gli avevano detto di stare calmo e che, per l’episodio che gli era accaduto, avrebbe potuto fare denuncia. A quel punto il nigeriano era andato in escandescenze.
Infatti, secondo il capo di imputazione, avrebbe minacciato due poliziotti proferendo, in diversi momenti al loro indirizzo, frasi offensive per costringerli a fare un atto contrario ai propri doveri. “Io conosco la legge e non voglio nessun risarcimento - avrebbe detto l’uomo, rivolgendosi ai due poliziotti - io voglio rispetto e voi siete razzisti”. Ed ancora: “Voi non siete capaci di lavorare, io chiamo i carabinieri perché state abusando dei vostri poteri”.
In particolare, nei confronti di uno dei due poliziotti, ripeteva in più circostanze, avvicinandosi alla faccia del pubblico ufficiale: “Se tu hai dei figli, vedrai che stanotte piangerai, quando ti vedrò per la strada vedrai cosa gli succederà”.
Invece, nei confronti dell’altro poliziotto, avrebbe detto: “Ora vedrete come ve la faccio pagare (...). Vi faccio lasciare una striscia di sangue a terra a te ad al tuo collega”. E ancora: “Vi trovo io per strada e poi vediamo come finisce”.
Il giudice del tribunale di Rovigo ha quindi condannato il 39enne. L’uomo era assistito d’ufficio dall’avvocato Elena Gagliardo.
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