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Solidarietà

A tavola con gli “invisibili” per squarciare l’indifferenza

Pranzo speciale alla parrocchia di Borsea.

Un pranzo diverso dal solito, dove a farla da padroni non sono stati solo i deliziosi piatti preparati, ma i grandi valori di amicizia e solidarietà che si sono respirati durante il momento conviviale.

All’interno della manifestazione “La notte dei senza dimora”, che ogni anno si ripete a livello nazionale, anche in Polesine si sono svolte diverse iniziative alle quali hanno partecipato diverse associazioni locali con il patrocinio del comune di Rovigo.
Tra queste, a mezzogiorno di domenica, nella sala Madre Teresa del centro parrocchiale di Borsea messo a disposizione del parroco don Silvio Baccaro, si è tenuto l’evento “Un ponte tra il visibile e l’invisibile”, organizzato dall’associazione Casa di Abraham.

Un pranzo preparato per gli indigenti da chi, per le ragioni più svariate, non ha una residenza risultando così praticamente invisibile. “Queste persone non hanno nessun diritto perché non hanno residenza - spiega la presidente Susanna Carlesso - non hanno diritto alla casa, non hanno diritto al lavoro, non hanno diritto a nessun tipo di contributo e non possono accedere a nessun servizio se non a quelli dettati dal volontariato. L’associazione Casa di Abraham, in collaborazione con la cooperativa Alzati e vola, sta cercando di individuare persone del territorio in queste condizioni, cercando di riqualificarle valorizzando i loro talenti - continua - il frutto i questo lavoro, oggi è stato questo pranzo preparato e servito da coloro che, invisibili al mondo, hanno bisogno di essere resi visibili”.

Un delizioso cous cous, pollo con salsa di peperoni, salumi e dolci magistralmente preparati, sono stati gustati e apprezzati dagli oltre 40 convenuti. Presente al pranzo l’assessore ai servizi sociali del comune di Rovigo Patrizia Borile che ha voluto salutare e ringraziare i presenti, dimostrando di aver apprezzato iniziativa atta a valorizzare le persone. L’assessore Borile ha anche sottolineato l’importanza del volontariato che copre spesso le carenze delle istituzioni. Un progetto sicuramente impegnativo ma che punta a recuperare i talenti di chi, purtroppo, si sente probabilmente escluso da una società alla quale avrebbero ancora molto da offrire.

Attualmente l’associazione e la cooperativa ospitano quattro persone a Grignano e 8 in parrocchia a Borsea e sono gli unici sul territorio a mettere in pratica un tipo di accoglienza residenziale, facendo partecipare gli ospiti alla vita della comunità.

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