VOCE
Il caso
28.11.2018 - 21:31
Un momento del servizio delle "Iene"
Ha riaperto una grande ferita il servizio delle “Iene” andato in onda martedì sera su Italia Uno. Veronica Ruggeri ha raccontato il parto andato male 10 anni fa, a causa del quale Eleonora da 10 anni vive ingabbiata in un corpo che non risponde.
La Iena ha parlato con il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, con l’avvocato della famiglia Mario Cicchetti, che si sta battendo strenuamente per avere il risarcimento quantificato in 5,1 milioni di euro, con la famiglia e con le due ginecologhe. Infine con i vertici delle due assicurazioni chiamate in solido. La piccola Eleonora porta sul suo corpo i segni di quel tragico giorno, il 3 dicembre del 2008: è tetraplegica, cieca ed epilettica.
Amtrust martedì ha assicurato che pagherà parte della cifra stabilita dal tribunale. La trasmissione delle Iene ha scatenato la rabbia sui social. Ieri, l’Ulss 5 è intervenuta attraverso un comunicato, dando una data: “Venerdì 30 novembre 2018 sul conto dell’azienda Ulss 5 transiteranno 3,4 milioni di euro, liquidati dall’assicurazione come primo step del risarcimento alla famiglia della piccola Eleonora Gavazzeni - scrive l’Ulss 5 - Il denaro sarà poi, chiaramente, rigirato ai genitori. L’azienda Ulss 5 ha profuso tutto il suo impegno perché la prima somma giungesse nel più breve tempo possibile”.
Intanto, il direttore generale Antonio Compostella interviene sul caso. “Proprio perché conscio della sofferenza patita dalla famiglia sino ad oggi - afferma Compostella - subito dopo la pronuncia della sentenza del tribunale civile, l’Ulss sta intrattenendo costanti rapporti con le compagnie assicuratrici Amtrust e Lloyd’s e con i rispettivi avvocati, per ottenere il pagamento diretto da parte delle stesse delle somme riconosciute in sentenza alla mamma e alla bambina, in ragione della condanna alla manleva - in forma immediatamente esecutiva - pronunciata dall’autorità giudiziaria a loro carico; con la forte convinzione che questo pagamento sarà attuato a breve”.
Sul caso, c’è anche un’interrogazione in consiglio regionale del Veneto da parte del capogruppo di Veneto per l’Autonomia Maurizio Conte.
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