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IL CASO

Multe e veleni in viale Oroboni

Per la “gola profonda” senza bolletta di contravvenzione si possono favorire alcuni annullamenti

Multe e veleni in viale Oroboni

Per la “gola profonda” senza bolletta di contravvenzione si possono favorire alcuni annullamenti

L’affaire vigili e multe “di nascosto” a Rovigo, che ha rivelato anche un clima di agitazione e veleni all’interno del comando di polizia locale del capoluogo, si arricchisce di nuovi risvolti.

Una lettera indirizzata al procuratore della Repubblica di Rovigo e alla redazione della Voce è giunta ieri in piazza Garibaldi 17, nella sede de “La Voce di Rovigo” ed è un’ennesima dichiarazione di guerra al comandante Giovanni Tesoro.

Tutto comincia con il racconto di un vigile urbano della pratica, che appare usuale oramai al comando rodigino, di elevare delle multe in borghese e in auto che si camuffano facilmente. Pratica che è smentita dal comando di Polizia Locale.

Nella missiva chi scrive si definisce “collega” del vigile urbano e sottolinea come la contravvenzione elevata e non contestata subito può essere facilmente annullata.

Secondo l’anonimo che scrive l’esposto indirizzato alla Procura della Repubblica, “l’agente operatore, dopo aver rilevato un po’ di targhe senza contestare subito la multa sul parabrezza dell’auto, ma solo rilevando le targhe e trascrivendole su un’agenda, si può recare in ufficio, accertare a chi appartiene l’automobile e decidere se inviare o meno la multa. Nulla viene inviato, eventualmente, ma semplicemente ignorato, anche perché così facendo non risulterebbe traccia sui bollettari”.

La lettera getta carne sul fuoco delle polemiche nei confronti del sistema di rilevazione delle multe nel capoluogo rodigino.

Anche l’assessore alla Polizia Locale Stefano Falconi ha detto che chiederà chiarimenti al comandante Tesoro.

E ha chiesto al vigile “gola profonda” di metterci la faccia. Del caso delle “multe a tradimento”, prassi di cui ha detto di non essere conoscenza, chiederà lumi. Così come ha spiegato di volerci vedere chiaro sui veleni che sempre più spesso vengono fuori dal comando di viale Oroboni. Una situazione potenzialmente esplosiva, quella della polizia locale, su cui il comune ha dunque detto di volere intervenire.

C’è l’affermazione secondo la quale “in alcune zone della città non si fanno le multe”, come ad esempio nel caso di piazza Roma dove la sosta selvaggia è diventata una costante a ogni ora del giorno e della notte, ma anche quella secondo cui alcuni vigili posteggiano la propria auto in divieto, ben sapendo che a loro non verrà fatta alcuna multa. Affermazione confermata da questa ultima lettera rigorosamente anonima, per paura di ritorsioni.

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