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ROVIGO

Piazza Merlin, strage di auto rigate

Amaro risveglio per molti residenti della zona che hanno avuto vari danni alle vetture. Nessuna denuncia ai carabinieri, ma tanta rabbia tra i proprietari che ora devono pagare i danni

Ci mancava solo questa per completare il quadro dell’abbandono di piazza Merlin. Oltre al buio, alla desolazione e al degrado si aggiungono gli atti di vandalismo. Tra sabato e ieri nell’ex piazza Roma attorno al chiosco, è stata una strage di auto. Si tratta chiaramente di vandali senza scrupoli, visto che erano auto parcheggiate regolarmente tra via Boscolo e il cerchio di strada acciottolata attorno alla fontana.

Qui oramai da qualche settimana, complice il buio, la vegetazione attorno al giardinetto e la mancanza di presidi, quale poteva essere il chiosco, che rimaneva aperto anche di sera, si sono trasferiti alcuni gruppi sospetti.
La “bella gioventù” che a volte alza il gomito e assume sostanze stupefacenti, si è appropriata dell’area, come avvenuto anche in piazza della Rotonda, dove spesso vengono denunciati atti vandalici e anche liti.

Non è un bel vivere per chi il centro lo ha scelto per viverci, per stare al sicuro e per essere più protetto.
Nonostante i vandali seriali abbiano creato seri danni alle autovetture, al comando di via Silvestri non hanno raccolto alcuna denuncia per danneggiamento.

Il fatto è che qui le luci si sono spente inesorabilmente da giugno a questa parte e mentre ai giardini di piazza Matteotti, in Rotonda e in pista ciclabile si sa che è zona off limits, a due passi dalle due piazza principali della città, il vero cuore di Rovigo, è impensabile che possano succedere fatti così incresciosi, danneggiamenti seriali, che sfuggono ai passanti.

Le bottiglie di birra abbandonate giorno e notte vicino alle panchine sono un segnale. Così come sono un segnale quei personaggi che ufficialmente non fanno nulla di male ma, appunto, non fanno nulla per ore e ore (se non bere birra) sempre sulle stesse panchine, e non solo quelle più nascoste dal verde e dalle siepi.

Mentre tuttavia sotto la torre Longhena si sono accesi i riflettori e sono arrivati i controlli, Piazza Merlin, non gode ancora della fama di zona insicura. Ma, purtroppo, bisognerà aggiornare l’elenco.

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