Minaccia il suicidio e alle spalle qualcuno gli urla: "Buttati"

Non solo sui social, dive anche noi - relativamente alle nostre pagine - siamo stati costretti a cancellare commenti più che inopportuni. In alcuni casi di una violenza inaudita, tanto da costringerci - non lo facciamo praticamente mai - a bannare pure qualche follower.

Ma anche in presa diretta, sul ponte di Boara, mentre un uomo minacciava di gettarsi di sotto, disperato, c'è stato chi - infastidito per il traffico bloccato - non ha esitato a urlargli: buttati, così possiamo ripartire.

E' successo a Rovigo. Ed è una cosa che si deve raccontare. 

Per fortuna l'uomo, un 38enne disperato perché non poteva vedere i figli (leggi l'articolo) alla fine si è convinto a desistere dal suo folle gesto. C'è voluta la pazienza e la capacità di mediazione delle forze dell'ordine, del questore, del magistrato di turno, del comandante della polizia locale (tutti bravissimi a farlo parlare, a chiedergli di non farlo) per convincerlo a fare un passo indietro rispetto al baratro.

Ma mentre loro gli parlavano alle spalle c'era chi urlava.

E resta una domanda di fronte alla quale prima o poi bisognerà interrogarsi: perché ci sono persone in tutto e per tutto normali, che magari stavano tornando a casa dal lavoro o stavano andando a giocare a calcetto con gli amici, che hanno reazioni di questo tipo?

Reazioni in prima persona, non solo sui social, dove si sono scatenati i sentimenti più cinici. Reazioni di fronte a tutti. 

Beh, prima o poi qualche domanda su questo bisognerà porsela.

Volenti o nolenti