La Lega: "Venti giorni di imbarazzante teatrino"

"Di fronte all’imbarazzante teatrino a cui stiamo assistendo da ormai venti giorni esprimiamo la nostra posizione ufficiale, no ai trasversalismi". L'attacco del gruppo della Lega di Rovigo, che si è riunito ieri 18 febbraio nella sede di piazza Vittorio Emanuele II, è al sindaco Massimo Bergamin, che aveva promesso una giunta entro lunedì, ma ancora non ha espresso la rosa di nomi per far ripartire l'amministrazione di Rovigo.

"Verrebbe da dire che nulla è cambiato da tre anni a questa parte - scrive in una nota il gruppo consiliare della Carroccio - in ogni caso da noi in Lega funziona così: si vince tutti assieme e si rimane insieme fino alla fine. Abbiamo dei principi in Lega e non li accantoniamo. Valgono sempre e per tutti. E confermiamo quindi la disponibilità del gruppo consiliare del comune di Rovigo della Lega a sostenere la continuazione di questa amministrazione sottoscrivendo un documento che includa altre nove firme di consiglieri appartenenti al centro destra, quel centrodestra grazie al quale abbiamo vinto questa città nel 2015".

E conclude: "Diciamo quindi un categorico a no a sottoscrivere un documento che preveda trasversalismi poco chiari, gli stessi che ad altri livelli ci hanno portato in questa assurda condizione. Per la tutela del partito che rappresentiamo e che rispettiamo fino in fondo, mescolarci con chi ha sostenuto il Referendum di Renzi del 2016, o di chi si riconosce pubblicamente nell'ideologia comunista lo riteniamo inaccettabile ed un danno per la credibilità del Partito Lega".

Il problema, tuttavia, è ricomporre questa maggioranza, che in venti giorni si è sempre più sfaldata.