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schede ospedaliere

"Ospedali declassati e posti letto trasferiti ai privati"

Non solo il taglio delle apicalità ad Adria, ecco cosa significano le schede ospedaliere per il Polesine

Intervento di manutenzione all'ospedale di Rovigo

L'ospedale di Rovigo Santa Maria della Misericordia

"Da una verifica fatta tra le precedenti schede ospedaliere del 2013 e le nuove vediamo due situazioni particolarmente gravi", inzia così la nota ufficiale del sindacato sulla sulle nuove schede ospedaliere già approvate in giunta regionale e in attesa di passare in consiglio. "La prima situazione grave riguarda l'attività di riabilitazione dove Trecenta doveva diventare centro di riferimento mentre perde l’unità spinale che si sposta presso la Casa di Cura di Rovigo che per questo motivo riacquista la Medicina,anche se riduce l’attività chirurgica, con un aumento dei posti letto da 70 a 100 - commenta Benazzo - Inoltre l’importante spostamento di attività chirurgica dall’Ospedale di Adria, che oltre a 32 posti letto perde l’apicalità di Chirurgia e Urologia, all’Ospedale di Porto Viro che nei fatti diventa il punto di riferimento del Basso Polesine con un aumento dei posti letto che passano dai 125 ai 150, un aumento, più 21 posti, dovuto principalmente all’area chirurgica (chirurgia Generale ed Ortopedia) diventando, come Rovigo per il medio e alto Polesine, Centro Trauma di Zona. Tale implementazione nell’area chirurgica la si trova anche nella struttura di Santa Maria Maddalena che, anche se mantiene invariati i 54 posti letto regionali, si vede aumentare i posti letto extra regione da 8 a 31".

"Altra situazione che purtroppo conferma quanto già si stava verificando è il forte ridimensionamento dell’Area materno infantile di Adria dove scompare l’apicalità di Pediatria, si riducono i posti letto da 24 a 8 e anche il poco che rimane è comunque vincolato al punto nascite che ancora attende la deroga del Ministero ma che così come strutturata l’area si è deciso solo di rinviarne la chiusura, forse nella speranza che sia qualcuno altro, il Ministero, a scegliere e togliere le castagne dal fuoco alla Regione. L’Ospedale di Adria così facendo viene a perdere il ruolo di Spoke e viene classificato in Ospedale di base-nodo di rete... da Ospedale Spoke a Poc Ospedale. Infine l’epilogo del grande disegno che doveva vedere il territorio al centro della programmazione ma che nei fatti sparisce sperando che non sia la prossima preda da dare in pasto al privato. Infatti i posti letto intermedi, che dovevano essere territoriali, vengono inseriti negli Ospedali, diventando di fatto Lungodegenze con partecipazione alla spesa, e di questi 36 negli Ospedali privati (12 a Porto Viro e 24 a Rovigo)".

"Una situazione gravissima che sta mettendo a serio rischio la sanità pubblica di questo territorio e che nei fatti crea i presupposti per un futuro ridimensionamento anche di Rovigo che impoverito delle due ali e con una grande competizione del privato, rischia la centralità per il prossimo futuro. Mai come oggi c’è bisogno di buona politica e di unità per cercare di arginare questa deriva e fare in modo che in quinta commissione le cose cambino sostanzialmente".

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