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La firma

Un nuovo accordo per il recupero del Maddalena

Il commissario ha approvato la modifica della convenzione Stato-Comune per la riqualificazione dell'ex ospedale e di parte della Commenda

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L'ex ospedale Maddalena

Si riaccendono le speranze dei residenti del quartiere Commenda: il commissario prefettizio, Nicola Izzo, ha dato il via libera per la firma (che apporrà lui stesso), sulla nuova convenzione Comune-Stato per il recupero dell'ex ospedale Maddalena. Nella mattinata di mercoledì 3 aprile, il commissario insieme al subcommissario Luigi Armogida, hanno approvato, con i poteri del consiglio comunale del quale sono dotato in questa fase di commissariamento, il nuovo schema di convenzione tra Comune di Rovigo e la Presidenza dei ministri.

Un passo necessario per permettere all'organo preposto alla valutazione del ministero, di valutare il nostro nuovo progetto, quello chiamato "rimodulazione", che prevede la sistemazione di un quadrante di strade della Commenda Ovest, e il recupero dell'ex ospedale Maddalena (tutto tranne l'ultimo piano). La nuova convenzione prevede che il finanziamento venga erogato (una volta approvato il progetto), ad avanzamento lavori. Non più prima di cominciare l'opera.

Ma soprattutto un passo necessario per salvare il finanziamento. Senza l'approvazione, infatti, il sogno riqualificazione si sarebbe spento immediatamente.

Per questo motivo, prima di procedere alla firma, questione riportata anche nella delibera approvata, il commissario prefettizio aveva già convocato la Cassa depositi e prestiti per valutare la possibilità di aprire una sorta di mutuo, un fondo di rotazione per anticipare i soldi che chiaramente al momento il Comune non ha in cassa, ma che verranno poi restituiti con l'arrivo del finanziamento dello Stato. L'importo del progetto, infatti, è circa 13 milioni e mezzo di euro, dei quali due serviranno per l'acquisto dell'immobile di proprietà privata.

Il costo dell'operazione finanziaria comporterebbe per il Comune una perdita di 200mila euro a fronte della perdita dell'intero finanziamento. Sarà la prossima amministrazione, che si troverà sul tavolo il pacchetto pronto e completo, a decidere se procedere o meno (sempre se verrà approvato il nostro progetto che ancora attende una valutazione).

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