VOCE
ex scalo merci
30.04.2019 - 10:41
Era il sogno nel cassetto delle ultime tre amministrazioni. Ma da quel cassetto non è mai uscito. Nonostante proposte, progetti e addirittura accordi siglati, l’ex scalo merci della stazione ferroviaria rimane tutt’oggi uno dei più grandi buchi neri della città. Doveva diventare il terminal della stazione delle corriere, tanto che le corriere furono spostate “provvisoriamente” 17 anni fa in piazza Cervi, dove sono ancora. Doveva ospitare un super parcheggio, un multipiano da 300 posti auto a servizio dei pendolari e di tutti gli utenti, in generale, della stazione. Invece, per realizzare quel sogno, alla fine, sono sempre mancati i soldi. Ma a mancare, più di recente, era stata sicuramente anche la volontà politica: la riqualificazione dell’ex scalo merci, infatti, era tra i progetti che l’amministrazione scartò quando fu il momento di partecipare al bando periferie del Ministero, a favore della riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena.
Nel 2010 le cose sembravano fatte. In consiglio comunale era stato spiegato, dall’assessore della giunta Merchiori, Angelo Milan, che dopo il completamento del quarto binario all’Interporto lo scalo merci ferroviario si sarebbe trasferito a Borsea, innescando poi il trasloco delle corriere all’ex scalo merci. Era già pronto uno schema di convezione con le Ferrovie dello Stato (siglato poi nel maggio del 2014 dal sindaco Bruno Piva). Ma quel trasferimento non avvenne mai, nonostante studi di fattibilità, progetti, idee e innumerevoli viaggi a Roma dell’ex sindaco. Il piano per realizzare il nuovo terminal con un adiacente parcheggio interscambio e la sistemazione delle pensiline è rimasto un sogno.
Anche la giunta Piva, appunto, provò a portare a casa il risultato anche se con un progetto modificato che prevedeva la cessione dell’area del deposito delle corriere Bus Italia, che si affaccia su via Petrarca ad Fs per realizzare un parcheggio multipiano da circa 300 posti auto. In cambio Fs avrebbe ceduto al Comune l’area dell’ex scalo merci che sorge sulla sinistra della stazione ferroviaria, sempre per trasferire, come nelle intenzioni del vecchio progetto, il terminal delle corriere.
Anche l’ultima amministrazione Bergamin aveva pensato di realizzare il famoso caso scalo merci-stazione corriere. Valutando la fattibilità di un progetto ambizioso, con l’aiuto della Ue da cui ottenere finanziamenti per realizzare un maxi parcheggio sotterraneo nell’ex scalo merci e trasferire la stazione delle corriere nella parte superiore. Anche in questo caso però il progetto non è mai partito.
E poi è arrivato il commissario prefettizio Nicola Izzo e, in un mese, ha preso in mano la situazione: ha contattato le ferrovie dello stato e destinato a bilancio 388mila euro per spostare le corriere all’ex scalo merci. Un progetto semplice che prevede lo spostamento dei pali dell’autobus da piazza Cervi allo scalo merci ferroviario per liberare, una volta per tutte, si spera, il piazzale del santuario della Commenda.
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