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LA STORIA

E ora, Deddy, vivrai per sempre. Nei cuori e nelle menti

Una commossa cerimonia alle scuole Parenzo, per il piccolo portato via da una tremenda malattia

L'ultima immagine, quella che chiude la cerimonia, è una commovente stilettata, il video di un ricordo doloroso ed emozionante: una miriade di palloncini bianchi che dal cortile della parrocchia di Borsea salgono al cielo, mentre centinaia di persone si lanciano in un applauso intriso di affetto e dolore per salutare Deddy Nikuze, che dopo anni di coraggio e buonumore, nonostante il dolore e le difficoltà, si è dovuto arrendere alla malattia. Era il maggio del 2017. Deddy aveva 14 anni, era in italia dal 2003 e a Rovigo dal 2009. Studiava alle scuole Parenzo, dove era diventato, immediatamente, oltre che un ottimo studente, un ragazzino pieno di amici, entusiasmo, voglia di vivere.

Non aveva mai permesso che la sua malattia lo limitasse. Suonava la batteria, la chitarra, giocava con i Lego, era attivo e profondamente religioso. "Un giorno diventerò sacerdote. Chissà, forse vescovo. O cardinale. O papa", diceva con convinzione e orgoglio, rifiutando che una malattia subdola e vigliacca potesse mai limitare l'orizzonte dei suoi sogni. Aveva incontrato e conosciuto Papa Francesco, come ha ricordato, commosso, don Silvio, il parroco di Borsea, che aveva profondamente legato con il giovane Deddy. "Gli aveva detto - ha ricordato - io prego per te, Papa Francesco, ma tu prega per me".

Da due anni Deddy non c'è più. E la sua mancanza, tra gli amici, si sente profondamente. Ma anche tra i docenti della scuola media Parenzo che lo avevano conosciuto. Per altri versi, però, è come se non fosse mai scomparso. Il ricordo, infatti, rimane, intenso e appassionato. E, ora, ancora più tangibile, dal momento che gli è stata dedicata la biblioteca posta al primo piano dell'istituto scolastico, arricchita dalla targa, frutto di una donazione di una persona che ha voluto rimanere anonima.

L'inaugurazione è stata un susseguirsi di ricordi, episodi, flash di anni che mano a mano che si allontanano nel tempo diventano sempre più carichi di valore e consapevolezza. E, alla fine, tutti a scoprire una targa che è una promessa: ora Deddy vivrà per sempre, nell'entusiasmo, nella voglia di imparare, crescere, costruirsi un futuro, dei giovani che passeranno la porta della biblioteca.

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