Marocchino cambia tre nomi e commette reati, espulso

Da Karim a Karam il passo è breve, ma da Mighendus a Kandouz, cambia proprio il profilo, soprattutto se criminale. Cambiandosi il nome e documenti più volte nell'arco di due anni, un marocchino, Karam Bengadouz (è questo il vero nome), è sfuggito alla giustizia. 

Nel gennaio del 2017 era stato colpito da un provvedimento di respingimento emesso dal questore di Trapani, con il nome di Karim Kandouz. Ignorando bellamente il provvedimento si è diretto verso Milano, dove è stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Da qui era stato trasferito a Rovigo, sempre con il nome di Karim Kandouz.

A Milano, risulta che era stato controllato e anche in questo caso sottoposto a provvedimento di espulsione, ma con un terzo nome, Karam Mighendus.

L'attività posta in essere dall'ufficio immigrazione, ha permesso di rintracciare a fatica la vera identità della persone. Sono state interessate le rappresentanze diplomatiche consolari dell'Algeria, della Tunisia, e del Marocco in Italia e proprio il consolato del Regno del Marocco, per tramite del ministero dell'interno marocchino, risulta aver compiutamente identificato la persona per Karam Bengadouz. 

Prima della scarcerazione per fine pena, prevista per il 20 agosto, allora, il cittadino marocchino è stato proposto al prefetto di Rovigo ai fini dell'emissione di un provvedimento di espulsione, al quale, previa acquisizione del documento di viaggio, rilasciato dal consolato del regno del Marocco di Verona, ha scarcerato Bengadouz e scortato all'aeroporto di Bologna, dove è stato imbarcato, unitamente a due operatori di scorta, sul volo partito per Casablanca.