"Una vicenda così delicata doveva rimanere riservata"

A noma della legge sulla stampa e a nome dell’avvocato Elisa Gallocchio riceviamo e pubblichiamo.

In relazione all'articolo pubblicato on line "Tolto il figlio alla mamma tossicodipendente: la nonna fa ricorso". La mia assistita si è riconosciuta nella "tossicodipendente" citata nell'articolo, in cui si riportano informazioni non veritiere, incomplete e comunque lesive dell'immagine e dell'interesse delle stessa e del figlio minore.

Vengono in particolare riferiti dati circa la sue salute, vengono stigmatizzati, perché collegati a determinate condizioni e abitudini di vita. In una parte del testo non virgolettata, quindi a voi riferibile, si parla di una "denuncia per schiamazzi notturni al danni della madre 36enne.....una verifica dei servizi sociali ha poi scoperto che la donna, che viveva sola col bambino, faceva uso di droghe.." Viene in tal modo fornito un quadro frammentario e non veritiero della vicenda. La mia assistita, infatti, da tempo ha aderito ad appositi programmi di recupero, e viene costantemente seguita a livello medico.
Va detto inoltre che il bambino non è coinvolto in un procedimento di adozione. Si aggiunge che, ad oggi, il Tribunale per i Minorenni ha ritenuto di mantenere i contatti solo tra il bambino e la mamma, e non anche la nonna, con decisione basata su valutazioni che hanno avuto come unico punto di riferimento il benessere e la serenità del minore. Inoltre, la nonna non
ha "presentato ricorso", trattandosi di rimedio non previsto dalla legge.

Si evidenzia che i protagonisti dell'articolo sono tutti chiaramente individuabili, anche se sono stati omessi i nomi e l'indicazione dei luoghi di residenza, perché vivono in un piccolo paese di provincia, nel contesto del quale la vicenda è nota.

La diffusione dei dati di cui sopra non può ritenersi confacente all'interesse del bambino, né giustificata dal diritto di cronaca.