Serata a tutto rock per Oncologia

E’ stata sold out la seconda serata benefica organizzata da Bandiera gialla al teatro San Bortolo di Rovigo nell’ambito del primo Festival dei gruppi musicali della città di Rovigo e dintorni.

Davide Rossi, motore della iniziativa, ha illustrato in apertura lo scopo della manifestazione, ossia la raccolta fondi per l’acquisto di una apparecchiatura Paxman scalp cooler per il reparto di oncologia dell’ospedale di Rovigo.

Rossi ha quindi ceduto la parola alla spumeggiante Elena Berto, cantante del gruppo Curly Band, che, dopo la parte dedicata all’ospite Giorgio Soffiantini autore del libro “Alois Alzheimer e Chiara”, ha introdotto il primo gruppo della serata, i Tracciato su Corde (Antonio Aspidistria alle chitarre, Lisa Milani voce, Riccardo Fenzi alla batteria, Andrea Passarella al basso e Massimo Sacchetto alle tastiere).

Il gruppo ha presentato un set di canzoni tratte dal repertorio di Lucio Battisti e Mina conducendo con grande maestria il numeroso pubblico nelle magiche atmosfere di brani immortali quali “La collina dei Ciliegi”, “Grande grande grande”, “La canzone del sole”, “Amor Mio”. Il concerto si è chiuso, su richiesta espressa di Davide Rossi, con la famosa Canzone del Sole che i presenti hanno cantato a gran voce insieme alla band.

Poi i Bamboo (Jacopo Borin sax e tastiere, Antonio Conti chitarra, Ruben Spoladori batteria, Riccardo Targa basso, Giovi - Giovanni Guarnieri voce) gruppo di recente formazione a cui per l’occasione si è unito come special guest il tastierista livornese Edoardo Vilella. Hanno infuocato la serata con un travolgente set a base di funky, rap e soul, generi estremamente diversi ma mescolati in un amalgama coinvolgente.

Il pubblico è stato così trascinato in brani simbolo della dance anni 80 quali “September” degli Earth Wind & Fire o nella rivisitazione in chiave rock di “Stayin Alive” dei Bee Gees. Toccante la parte centrale del concerto dedicata allo struggente strumentale brano jazz “Blue Bossa” eseguito solo con sax e basso, alla intensa Redemption Song di Bob Marley cantata da Giovi con il solo accompagnamento alla chitarra acustica di Antonio Conti e all'inedito sui diritti umani, scritto dallo stesso giovanissimo Giovi, “Occhio non vede cuore non duole”. Il concerto si è chiuso, tra gli applausi con una scatenata versione di “Long Train Runnin” dei Doobie Brothers.

I saluti finali di Davide Rossi sono stati accompagnati dal rituale canto collettivo dei presenti del brano “Bandiera Gialla”.