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l’appuntamento

Il jazz delle grandi occasioni con Big band e Mats Holmquist

L’orchestra del Venezze sarà diretta dal grande arrangiatore svedese

Il jazz delle grandi occasioni con Big band e Mats Holmquist

L’orchestra del Venezze sarà diretta dal grande arrangiatore svedese

Dopo il tutto esaurito registrato il 20 settembre da Ralph Towner, la seconda parte del Venezze Jazz Festival riprende giovedì prossimo con un concerto che ha per protagonista la Venezze Big band, diretta nell’occasione da uno dei più ricercati e quotati arrangiatori dell’ultimo ventennio, lo svedese Mats Holmquist, che ha guidato nel corso di una lunga e gloriosa carriera importanti big band sia europee che americane.

Seppur non molto noto fra il grande pubblico, Holmquist è una delle eminenze grigie del jazz orchestrale contemporaneo, capace di definire uno stile originale e subito riconoscibile che fonde la grande tradizione della big band jazzistica con il minimalismo classico. Ha collaborato in questi ultimi anni con musicisti del calibro di Dick Oatts, Dave Liebman e Randy Brecker.

Mats Holmquist terrà delle prove con l’orchestra aperte al pubblico nell’auditorium di via Pighin sia domani che mercoledì a partire dalle 10 e fino alle 18. Durante queste sessioni di prova verranno anche spiegati alcuni particolari passassi dei suoi arrangiamenti. Un’esperienza davvero interessante per toccare con mano e capire meglio il complesso e faticoso lavoro che c’è dietro la messa a punto e la crescita di una big band.

Lo svedese Mats Holmquist è uno dei nomi emersi nella nuova scena degli arrangiatori e compositori per grandi orchestre dell’ultimo ventennio. Il direttore d’orchestra, compositore ed arrangiatore svedese è impegnato da qualche anno a divulgare questo suo nuovo approccio all’orchestrazione, e viene chiamato per questo in ogni angolo del mondo a tenere seminari e concerti. Il suo non celato obiettivo è sempre stato quello di creare un’originale fusione fra il jazz delle big band americane, sia quelle del periodo swing che di epoca più moderna, ed il minimalismo di compositori come Steve Reich e John Adams.

La Venezze Big Band, guidata fino al 2014 da Ambrogio De Palma e dall’anno successivo, con altrettanta passione, caparbietà e competenza da Massimo Morganti, è diventata da almeno un triennio una delle eccellenze musicali rodigine. La crescita degli allievi del dipartimento jazz del conservatorio, non solo numerica ma soprattutto qualitativa, non poteva non riversarsi positivamente sulla big band, che ha ospitato, ricevendone i complimenti, in due indimenticabili concerti proposti d’estate in collaborazione con il Deltablues, il batterista Dave Weckl nel 2017 ed il chitarrista Mike Stern nel 2018. Da ricordare ancora i concerti tenuti dalla big band del Venezze nel prestigioso teatro Sociale, al Maggio Rodigino, i trombettisti Enrico Rava nel 2017 e Paolo Fresu nel 2018.

La tredicesima rassegna jazz del conservatorio si concluderà quindi, sempre all’interno dell’auditorium di via Pighin, sabato 9 novembre con l’attesa esibizione del trio di uno dei massimi esponenti del pianismo jazz europeo, il romano Enrico Pieranunzi, quasi a completare un ciclo che ha visto passare quest’anno a Rovigo altri due maestri del pianoforte come Franco D’Andrea (maggio) e Danilo Rea (luglio).

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