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LA MANIFESTAZIONE

"Abbiamo un debito con i curdi, scendiamo in piazza per loro"

I sindacati organizzano la manifestazione a favore del popolo curdo venerdì davanti alla Prefettura

"Abbiamo un debito con i curdi, scendiamo in piazza per loro"

Un momento del presidio delle associazioni di sabato

Cgil, Cisl e Uil del territorio di Rovigo organizzano per venerdì 18 ottobre, dalle 16.30 alle 17.30, un presidio per manifestare il dissenso sul feroce attacco che sta subendo il popolo curdo. L’iniziativa si terrà davanti alla Prefettura di Rovigo in via Lodovico Ricchieri (detto Celio).

Dalla lettera inviata da diverse associazioni ai rappresentanti delle Istituzioni italiane.

"Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine tra Turchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevoli vittime, soprattutto tra i civili, in particolare donne e bambini.

A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale.

L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni è stata storicamente possibile e potrà esserlo ancora solo se lo Stato Turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, con pari dignità, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori.

La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e serenità dell’Europa e del nostro Paese, di noi tutti. Chiediamo che le armi si fermino, che cessino i bombardamenti e l’invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda. Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica e si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si provveda all’invio di soccorsi medici e di supporto alla popolazione; si apra una sessione di discussione specifica, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano; si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".

CGIL – CISL – UIL di Rovigo, promotrici della manifestazione, invitano le associazioni del territorio, ed i cittadini tutti, ad aderire ed essere presenti al presidio.

 

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