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ROVIGO

Aria pessima: su otto giorni, solo uno in regola. Ma nessun provvedimento

Situazione seria in città, sforato anche il limite per l'aria "pessima"

Aria pessima: su otto giorni, solo uno in regola. Ma nessun provvedimento

E adesso la situazione si fa seria, per quanto riguarda lo smog. Non che sia una novità, in Polesine, capoluogo regolarmente tra i peggiori, a livello veneto e nazionale, quando si fa a compilare la classifica degli "sforamenti" annui rispetto alle soglie limite fissate per la concentrazione di polveri sottili. Da Natale in poi, quest'anno, comunque, i superamenti paiono divenuti una costante: degli ultimi otto giorni, infatti, solamente uno è stato in regola, per un pelo tra l'altro. Nella giornata del 1° gennaio, tra l'altro, si è anche registrato il superamento non solo della soglia individuata per la qualità dell'aria "scadente", ma anche per quella "pessima".

Intanto, è disponibile anche il dato degli sforamenti relativo all'anno 2018: ben 68. Per legge dovrebbero essere al massimo 35. Quasi il doppio, quindi. E, come detto, il 2019 è cominciato con uno sforamento che a livello quantitativo appare clamoroso. In un periodo normale, una situazione di questo tipo, una volta validati i dati (quelli citati sono in diretta, così come "fotografati" dalle centraline di rilevazione, ma non ancora validati dal personale Arpav), avrebbe fatto scattare l'allerta arancione con conseguente limitazione del traffico.

Sino al 6 gennaio non accadrà nulla di questo, in ogni caso, a meno che non si raggiunga il livello di allerta "rosso", esito che nessuno si augura, dal momento che corrisponde a 10 giorni consecutivi di sforamento. L'ordinanza concertata a livello regionale dai Comuni capoluogo, però, prevede che nel periodo delle festività natalizie, l'allerta arancione non si applichi.

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