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ROVIGO

Nasce il liceo biomedico

Alle 11 di sabato 18 gennaio la presentazione del liceo biomedico al Paleocapa

Studio medico fatiscente, pazienti con i cappotti

Sabato 18 gennaio 2020 alle 11 nell'auditorium del Liceo Scientifico “Pietro Paleocapa” di Rovigo si terrà l'incontro di presentazione del nuovo indirizzo liceale denominato “Percorso di biologia con curvatura biomedica”. Il percorso è parte di una sperimentazione nazionale giunta alla sua quarta annualità promossa congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Ordine dei Medici.

"Nell'ultimo anno scolastico - spiega la dirigente scolastica Cristina Gazzieri - sono raddoppiate le scuole che hanno attivato il percorso in Italia: erano 63 nel 2018/2019, ora sono 135, selezionate tra 400 candidature. 2100 formatori impegnati, di cui 1500 medici. In Veneto, ad oggi, sono solo 5 i Liceo Scientifici autorizzati ad attuare questa sperimentazione nelle province di Treviso, Padova, Venezia, Vicenza e Rovigo. All'incontro di presentazione parteciperà, a nome dell'amministrazione comunale, il vicesindaco del Comune di Rovigo e assessore alle Politiche culturali e servizi formativi, Roberto Tovo, un rappresentante dell'Ufficio Scolastico di Rovigo, una rappresentanza dei medici che hanno finora collaborato nell'insegnamento ai liceali e che collaboreranno nei prossimi mesi".

"I medici coinvolti sono la dottoressa Rita Pia Ceresatto, il dottor Alfredo Nardi, il dottor Giorgio Massini, il dottor
Antonio Bononi, la dottoressa Anna Masarà e la dottoressa Karin Kerso, coordinati dal dottor Luigi Nardi, incaricato dall'Ordine Provinciale dei Medici di organizzare gli insegnamenti di comune accordo con il professor Gino Palmia, docente di Scienze Naturali del Liceo Paleocapa. Parleranno anche alcuni dei docenti di biologia e scienze naturali che stanno seguendo gli studenti nella preparazione e infine verranno ascoltati alcuni studenti, i veri protagonisti della sperimentazione che presenteranno le aspettative, l'impegno, i punti di forza e i punti critici di questa nuova esperienza".

"La sperimentazione prevede un percorso di orientamento-potenziamento articolato in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante didattica laboratoriale con un monte annuale di 50 ore: 20 ore tenute dai docenti di scienze, 20 ore dai medici indicati dagli ordini provinciali, 10 ore 'sul campo', presso strutture sanitarie, ospedali, laboratori di analisi individuati dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali, a orientare e formare gli studenti frequentanti ad una scelta consapevole per la scelta all’accesso universitario".

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