VOCE
SHOAH
28.01.2020 - 15:22
Nella giornata di ieri, 27 gennaio, Giorno della Memoria, sono molte le iniziative che si sono tenute a Rovigo per lanciare un messaggio importante: non dimenticare quanto è successo nei lager a milioni di persone. La mattinata, in Provincia, ha visto susseguirsi numerosi interventi di autorità civili, militari e religiose che, poi, in un corteo molto partecipato si sono diretti al cimitero ebraico, che si trova dietro il Tempio della Rotonda, e in Piazzetta Annonaria.
Anche l’Associazione Civica “Perché cresca felice” ha voluto dedicare un momento, aperto alla cittadinanza, al ricordo di chi, durante la seconda guerra mondiale venne violato e torturato.
A dare il via al momento di raccoglimento, Fabio Osti, attraverso la lettura di “Se questo è un uomo”, poesia emblematica, scritta da Primo Levi, al ritorno dal campo di concentramento di Aushwitz. La parola passa poi a Roberto Tovo, vicesindaco di Rovigo. “Sono qui in rappresentanza dell’amministrazione in questa giornata che ritengo fondamentale. Mi permetto anche io di citare un passaggio di una lettera che Primo Levi scrisse a una bambina. In questa lettera lui individua nell’ignoranza volontaria la responsabilità di quanto accaduto. Chi poteva sapere non ha voluto sapere scrisse Levi. Per me questo è il cuore della memoria. In questo momento chi vuole capire ha la possibilità di farlo, quindi il peccato maggiore ritengo effettivamente sia l’ignoranza volontaria, cioè la scelta di non sapere, di non capire. La cosa più grave è prevaricare su altri, togliendone la dignità, offendendo e ferendo e solo perché sono minoranze o perché sono diversi. Questa ignoranza è davvero la mancanza di volontà di capire e comprendere chi ci sta a fianco” ha detto.
L’avvocato Gianni Parenzo, in rappresentanza della comunità ebraica di Padova, ha sottolineato come la risposta di Rovigo sia sempre forte, in queste occasioni, non solo per la sensibilità della cittadina ma anche per l’antica presenza della comunità ebraica nella nostra città. Non è mancato l’omaggio musicale, grazie a due docenti Claudia Lapolla e Silvia Massimi, due docenti di violino e chitarra alla scuola media Casalini, che hanno ammaliato i presenti con musiche della cultura ebraica e note dal sapore antico. Infine, la deposizione della corona al cimitero.
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