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Rovigo

Baldetti: "Irresponsabili gli assenti”

La maggioranza bacchetta il gruppo Lega, Menon e Moretto che non hanno partecipato al consiglio in videoconferenza e secretato

Baldetti: "Irresponsabili gli assenti”

Il sindaco Edoardo Gaffeo

Aretusini: “Ai consiglieri si vieta qualunque possibilità di avvalersi di consulenti. Ingiusto”

 The day after l’approvazione dell’accordo per la risoluzione del nodo Baldetti, è uno scontro aperto all’interno del consiglio comunale tra chi c’era e ha votato “sì” a una ipotesi che non è stata di fatto vagliata dall’opinione pubblica, ma solo dai tecnici di Palazzo Nodari, dalla giunta Gaffeo e dai consulenti esterni, con i consiglieri comunali obbligati alla riservatezza.

Un ok, che, tuttavia promette di liberare milioni di euro per il capoluogo (quanti, non si sa, dipende dalla trattativa che concluderà Gaffeo). Nove milioni sono vincolati proprio al contenzioso in corso tra l’amministrazione comunale e la Banca Unipol, che si intreccia con il fallimento di Veneto Nuoto, fallimento a cui si sostituirà il Comune. Bacchetta la Lega e la lista Menon, che non hanno partecipato al voto, Elena Biasin, capogruppo della lista civica Gaffeo: “Dovere fondamentale di un consigliere comunale è partecipare alle sedute, esprimere il proprio voto anche in dissenso sugli argomenti all’ordine del giorno . Mi meraviglia dunque la mancata partecipazione di quasi tutti gli esponenti dell’opposizione. Si trattava di un appuntamento fondamentale per la città perché, finalmente, l’amministrazione ha posto fine ad una serie di problematiche collegate alla realizzazione del Polo natatorio”. E ha aggiunto: “A chi sostiene che è inaccettabile che una Banca metta fretta all’amministrazione io rispondo che - in realtà - questa amministrazione ha rispettato l’impegno preso in campagna elettorale con i cittadini di liberare quanto prima parte di quelle risorse bloccate. E questo, naturalmente, nell’interesse di Rovigo e non certo di terzi”.

E’ soddisfatto anche Vanni Borsetto (Forum Cittadini) che torna indietro a chi “ha messo un’ipoteca sul futuro della città” (era l’epoca dell’amministrazione Avezzù). “Stupisce - continua Borsetto - che Lista Menon e una forza politica affermata come la Lega, sempre attenta a fare le pulci alla maggioranza Gaffeo, in casi come questi si sottraggano e non trovi il coraggio di metterci la faccia”.

Incalza sempre dalla maggioranza Matteo Masin(Forum cittadini): “Quando la giunta Avezzù portò in aula la delibera del project financing (era il 28 febbraio 2005), eravamo in 25 su 40 consiglieri. Dell’opposizione eravamo 10 su 15. Abbiamo voluto, fino in fondo, testimoniare, anche fisicamente, la nostra contrarietà, rispettando il mandato ricevuto”. Masin apre agli scettici dell’opposizione: “Voglio pensare che qualcuno non avesse elementi sufficienti per potersi esprimere su qualcosa di tanto tecnico. Qualcun altro, potrebbe aver pensato alle eventuali conseguenze personali, di sicuro, chi avrebbe potuto dare una risposta alla città, già 5 anni fa, senza rischio (visto che la soluzione l'aveva suggerita l'allora Commissario Straordinario) non ha alibi, non può essere giustificato, ma tacciato di irresponsabilità”.

Bacchettate anche da Antonio Rossini unico dell’opposizione a votare sì: “La responsabilità non solo politica era tanta in un senso o nell’altro. E se si pensava, malgrado la documentazione in atti, i pareri del collegio revisori dei conti, dei dirigenti, del segretario comunale, dell’avvocatura civica, delle alte figure professionali esterne all’uopo interpellate, di non avere ancora elementi tali da poter esprimere un voto favorevole, ci si poteva astenere o votare contro”.

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