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CORONAVIRUS IN POLESINE
27.04.2020 - 18:52
Desta sconcerto e rabbia il fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica. L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attività a giugno, è intollerabile.
Rappresenta una condanna a morte per l’intero settore. Un settore che, con 135mila imprese e oltre 260mila addetti, partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione.
È incomprensibile come nei loro confronti ci sia una totale disattenzione da parte del Governo.
La CNA chiede che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività. Il comparto, a tutela di clienti e dipendenti, può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie.
Se il Governo ritiene che debbano essere definite ulteriori condizioni, che le definisca da subito per consentire di riaprire al più presto. Le imprese sono ormai allo stremo delle forze e le loro condizioni finanziarie sono così gravi da destare preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale di scelte scellerate come quella di una chiusura così prolungata.
Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto. È quanto mai necessario che il Governo dia subito segnali chiari e risposte certe. La disperazione si sta trasformando in rivolta.
La CNA Benessere chiede al Governo di lanciare un messaggio immediato rassicurando le imprese sulla definizione di una prossima, e certa, riapertura”.
In questo periodo di chiusura forzata delle attività di servizio legate alla persona diventa particolarmente fastidioso il fenomeno dell’abusivismo che viene registrato spesso presso le abitazioni dei clienti esponendo gli operatori ed i clienti, compreso il loro nucleo familiare, ad un forte pericolo sanitario.
Allo scopo la CNA Benessere di Rovigo, su sollecitazione degli associati, ha reso disponibile sul proprio sito internet una casella di posta elettronica dal titolo abusivismo@cnaro.it per segnalare tutti i fenomeni di abusivismo rilevati a livello provinciale nei settori dell’acconciatura ed estetica.
A queste segnalazioni sarà dato seguito successivamente con la trasmissione dei dati alle autorità competenti.
“Per noi l’apertura prevista il 1° giugno diventa insostenibile – dichiara il portavoce della CNA Benessere Aglio Mariano – ci sono imprese in estrema difficoltà per il lungo periodo di inattività che rischiano non riaprire più.
Le nostre associate – dichiara il direttore della CNA Matteo Rettore – si sono già adeguate ai nuovi protocolli di scurezza per accogliere i loro clienti nel massimo rispetto dei requisiti previsti dagli standard igienico sanitari.”
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