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CORONAVIRUS IN POLESINE

Al via la rivoluzione contro il virus: gli ospedali saranno blindati

Il direttore generale Antonio Compostella spiega come

Al via la rivoluzione contro il virus: gli ospedali saranno blindati

Dopo il consueto bollettino (LEGGI QUI) il direttore Compostella ha parlato di come cambieranno gli ospedali a partire dal 4 maggio.

Riapertura delle attività ordinarie di ospedali e strutture sanitarie. "Prima di tutto una precisazione - ha detto il direttore generale dell'Ulss 5 Polesana Antonio Compostella - La parola chiave naturalmente è sicurezza: per operatori, degenti e utenti visitatori, questo deve essere chiaro. Vi cito quindi il numero dei nostri operatori dell’Ulss 5 che hanno eseguito il tampone e che sono risultati positivi: finora gli operatori (dipendenti + ditte vincitrici di appalti) attualmente positivi è 15 mentre sono 22 quelli posti in isolamento domiciliare, una 40ina di giorni fa i positivi erano una 40ina ma abbiamo avuto una serie di guarigioni"

"Abbiamo eseguito tamponi anche sul personale di ditte esterni che forniscono servizi esterni all’Ulss, i più numerosi sono quelli che garantiscono le pulizie. Qui la positività è stata una sola. Questo per comunicare ai cittadini che ospedali e strutture sanitarie che sono un luogo potenzialmente a rischio, sono anche luoghi dove l’attenzione è molto alta e viene mantenuta tale grazie a tutta una serie di azioni messe in atto e attraverso il monitoraggio del personale. Stiamo lavorando per mantenere il più alto livello di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie".

La ripartenza. "Il giorno 4 maggio si chiuderà la cosiddetta fase 1 si aprirà la fase 2. Questa fase prevede anche la riapertura della sanità. In senso stretto non si tratta di una vera e propria riapertura, noi non ci siamo mai fermati, Indubbimente c’è stata una fase di riduzione di alcune attività: in particolare diagnostica ambulatoriale, specialistica ambulatoriale e chirurgia, per quanto riguarda gli interventi programmati che sono stati riprogrammati. I servizi sanitari riapriranno tutte le loro attività. Ma le cose, come ho già detto, non saranno come prima. L'organizzazione non sarà come prima perché l'ospedale è un luogo potenzialmente fragile con tante persone all'interno, altrettanto fragili, e per questo le strutture ospedaliere restano luoghi ad alto rischio. Cambia la filosofia di fruizione, accesso e organizzazione della struttura ospedaliero".

Accesso. "Il concetto che avevamo di accesso libero non ci sarà più, le porte saranno sempre aperte ma l'accesso sarà controllato. SI deve venire in ospedale solo per motivi fondati, perché devo fare una visita specialistica, perché sono ricoverato, perché devo necessariamente accompagnare una persona che deve essere ricoverata o che deve sottoporsi a visita specialistica o se son un visitatore che deve fare visita a un ricoverato. Anche qui vado da solo e nell'orario prestabilito". 

Gli ospedali. "Avremo degli ospedali, come Rovigo e Adria, che sono ospedali che riprendono la loro attività e che saranno dedicati a un'utenza che non riscontra positività al coronavirus ma comunque al loro interno sarà predisposta aree dedicate a pazienti covid. Trecenta resterà dedicato al coronavirus, con una ampia area che si occuperà di questo, ma anche questa struttura, riprenderà, pian piano, tutte le attività che svolgeva prima di diventare ospedale covid".

Il documento "Linee di indirizzo regionali per la riapertura delle strutture sanitarie per la fase 2 covid" inviato ieri a tutte le Ulss dalla Regione stabilisce che:

- modalità generale di accesso alle strutture. Si accederà attraverso dei varchi, qui verrà effettuato un controllo. A Rovigo e Adria avremo un unico varco dedicato agli utenti, nell'ingresso principali, e poi avremo un varco dedicato agli operatori. La settimana prossima arriveranno anche dei termoscanner per poter misurare in maniera precisa e veloce la temperatura, uno strumento più efficace dei termometri. Verranno immediatamente installati a Rovigo, Adria e Trecenta. A questi varchi sarà valutato la finalità dell'accesso alla struttura. Sarà letto il codice a barre della prenotazione e non entrerà nessuno fino a che non sarà l'orario corretto della prestazione. Ovvero, se uno arriva mezz'ora prima non sarà fatto entrare. Altrimenti ci saranno troppe persone in sala d'attesa. Oltre alla finalità di accesso, verrà controllata appunto la temperatura e se è inferiore a 37.5 si passa altrimenti la persona viene bloccata e indirizzata al proprio medico di medicina generale. 

- si accederà agli spazi ambulatoriali sono su appuntamento, anche per i prelievi. I medici saranno tenuti a rispettare gli appuntamenti rigorosamente. Quindi dovremmo riorganizzare. Forse in modo più pesante. Le attività ambulatoriali saranno espletate fra le 7 e le 22. Estenderemo gli orari perché le prestazioni saranno spalmate anche nei festivi e la sera.

- aumenteremo l'utilizzo della telemedicina. Per cui ci sanno diversi controlli realizzati a distanza.

- aumento degli specialisti a disposizione. 

- ci saranno percorsi particolare per quanto riguarda il paziente oncologico e oncoematologico. CI saranno percorsi particolare e dedicati per ridurre al minimo il rischio in quanto pazienti più fragili.

- anche per le donne in gravidanza ci saranno percorsi specifici e spazi specifici per le gravide positive al covid. Lo stesso vale per i bambini, abbiamo un percorso pediatrico dedicato a eventuali bambini covid positivi.

- i ricoveri. Il paziente ricoverato, per noi, è sempre un paziente potenzialmente covid positivo. Verrà quindi effettuato sempre il tampone prima del ricovero. Anche in caso di ricoveri programmati, validi soprattutto per la chirurgia, verrà fatto un tampone, in tempi rapidi e in modo da non rallentare l'intervento. Per i ricoveri internistici invece, dopo un triage avanzato, verrà valutato lo stato del paziente. Se non verrà ritenuto covid positivo verrà assegnato al reparto di competenza. Se invece ci sarà anche solo un sintomo sospetto verrà assegnato a un'area filtro per accertamenti. Le aree filtro saranno tre: malattie infettive, una in ambito chirurgico e una al settimo piano. Qui opereranno i nostri dipendenti e il personale adeguatamente protetto. Il soggetto farà una serie di approfondimenti, tra cui il tampone, e dopo verrà destinato al giusto reparto. 

- Accesso al pronto soccorso. Resterà la struttura che è stata predisposta in questo periodo per il pretriage, da qui partiranno due percorsi. Un percorso "pulito" destinato a chi è negativo e un percorso specifico per chi invece presenta elementi sospetti. In questo caso verrà indirizzato alla aree filtro. 

Le stesse regole sono valide per i punti periferici. 

L'ospedale di Trecenta. "La struttura è stata trasformata in struttura covid. La Regione sta lavorando a un documento che probabilmente andrà in Giunta la prossima settimana che stabilirà, nel dettaglio, il futuro degli ospedali Covid. Una parte, molto probabilmente, resterà dedicata ai pazienti covid dal punto di vista della terapia intensiva, semiintensiva e area medica. Il come lo vedremo solo alla luce del documento della regione. Sono anche convinto che il documento stabilirà un aumento dei posti letto dedicati al covid. Da lunedì noi pensavamo di far ripartire della procreazione medicalmente assistita (rallentata e parzialmente sospesa) in fase emergenziale. Capiremo anche il futuro del Pronto Soccorso di Trecenta, se rimarrà punto di primo intervento, come è in questa fase di ospedale covid, o se tornerà ad essere Pronto Soccorso vero e proprio". 

Infine Compostella ha concluso: "Servirà più pazienza, vi prego di capire che viene tutto fatto nella logica di una maggiore sicurezza".

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