VOCE
COMMENDA
04.05.2020 - 20:48
Situazione ormai insostenibile in un condominio, vari interventi delle forze dell’ordine
La segnalazione è quella di una persona ormai allo stremo, disperata. Una quindicina di giorni fa i carabinieri sono intervenuti perché la famiglia straniera al centro della questione, residente nel condominio popolare in Commenda, era tutta uscita di casa, come se la quarantena non esistesse. Nella serata del 30 aprile, poi, i carabinieri sono nuovamente intervenuti.
Questa volta non per una violazione della quarantena, ma, piuttosto, per un lancio di acqua sporca da un balcone all’altro, seguito dalla lite. Non sarebbe la prima volta che avviene, così come ci sarebbero stati anche lanci di pattume. Al centro di tutto, appunto, una famiglia straniera, composta, in questo momento, di sei persone, tutti stranieri - “ma in precedenza sono stati anche in 12, perché ospitavano altre persone”, segnala la residente che si è rivolta alla nostra redazione - la cui condotta starebbe creando seri problemi ai vicini.
“Urlano di continuo - spiega la donna - lanciano acqua sporca e immondizia sui balconi degli altri, litigano tra loro e con noi, non rispettano le norme per il coronavirus”.
“Io non sono assolutamente razzista - spiega la donna - nel condominio abbiamo una famiglia marocchina, con la quale i rapporti sono ottimi, quasi di amicizia. Questa famiglia, invece, mi accusa di razzismo perché pretende che io paghi anche la loro quota di lavori condominiali, visto che loro non hanno soldi. Mi hanno sbattuto contro il portafogli urlandomi ‘Tu hai un lavoro, noi no, tu devi pagare anche per noi’”.
Una situazione difficile, che prosegue ormai da tre anni circa, ossia da quando questa famiglia è trasferita qui. “Ci siamo rivolti anche all’Ater (L’ente che gestisce gli alloggi popolari, ndr) - prosegue la testimonianza - ma, in buona sostanza, ci hanno detto che non possono fare nulla, dal momento che questa famiglia ha i requisiti per occupare un alloggio popolare. Allo stesso modo, abbiamo provato a rivolgerci al Comune, ma non è cambiato molto. Perlomeno, quando la situazione passa il segno, possiamo rivolgerci alle forze dell’ordine, che intervengono sempre con prontezza. Ormai, però, siamo davvero ai limiti della invivibilità”.
Commenti all'articolo
Max Pax
05 Maggio 2020 - 08:21
Io direi che sono stati passati tutti i limiti della civile convivenza, poi adesso, anche violate le norme sull'emergenza in corso. Dove si fermano i diritti e incominciano i doveri? Noi italiani continuiamo a essere presi a calci nel sedere... Non sarebbe ora di mettere in pratica il nostro orgoglio sano e non di trasmetterlo solo in TV come uno spot? In questo, come in tanti altri casi, l'italiano in casa propria, si trova derubato dei propri diritti per cavilli burocratici... Amor proprio, amor di patria ecc.. in questi casi vanno a farsi benedire. Direi che sarebbe anche ora di cambiare le regole e reprimere qualsiasi aggressività ingiustificata.
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