"C'è il sospetto che invece di premiare la professionalità dei candidati si sia premiata la vicinanza politica"

Il Teatro sociale, il gioiello più prezioso della cultura rodigina è al centro di una bufera. È stato notificato un ricorso al Tar del Veneto contro il Comune di Rovigo e contro Luigi Puxeddu in veste di controinteressato da parte di uno dei candidati alla procedura selettiva per la nomina del direttore artistico del teatro sociale indetta lo scorso autunno (LEGGI QUI).
Su questa importante vicenda intervengono i consiglieri comunali della Lega Valentina Noce e Cristiano Corazzari.

La consigliera Valentina Noce, attuale vicepresidente del Teatro Stabile del Veneto, così commenta la notizia:
“L’indiscrezione circolava da tempo nell’ambiente del teatro ma è doverosa la prudenza, non conoscendo gli atti. Certo che a memoria non si sono mai verificati prima contenziosi contro le nomine dei direttori artistici del Teatro Sociale, e questo porta a degli interrogativi. Forse il bando di concorso è stato scritto male? È stato cambiato rispetto ai bandi precedenti? La commissione ha operato in modo corretto?”.

A questi interrogativi andrà data risposta, soprattutto perché pende anche una richiesta di risarcimento dei danni contro il Comune di Rovigo.  Osserva Noce: “Il nostro è un teatro di tradizione lirica che richiede specifiche competenze proprio sulla produzione delle opere liriche, e durante la selezione sono stati scartati candidati molto titolati e di comprovata esperienza in questo settore. Se la loro esclusione fosse ritenuta illegittima che scenario si aprirebbe? Potrebbero essere fatti valere possibili danni di immagine, al nome, alla carriera, nei confronti del Comune?”. Noce ricorda in particolare l’esclusione eccellente di Sartorato, che desto’ molto scalpore: “Il mio pensiero va soprattutto al Maestro Claudio Sartorato, l’allora direttore artistico, uomo di riconosciuta preparazione e raffinato intelletto. La sua esclusione può forse aver gettato un’ombra sul suo curriculum, però non ha offuscato l’ottimo ricordo che ci ha lasciato, e i prestigiosi risultati ottenuti dal Teatro sotto la sua direzione parlano per lui.”

"Questa è una brutta tegola per il Teatro sociale e per la cultura rodigina" esordisce Cristiano Corazzari, consigliere comunale leghista a Rovigo e assessore regionale alla cultura in Regione "ricordo che il signor Puxeddu, direttore artistico del Teatro sociale ed ora chiamato in giudizio davanti al Tar, è stato anche candidato con Gaffeo alle ultime elezioni amministrative: c'è il sospetto che invece di premiare la professionalità dei candidati si sia premiata piuttosto la vicinanza politica di Puxeddu all'attuale sindaco di Rovigo Gaffeo. Chiaramente auspico che tutte le procedure siano state realizzate in piena correttezza, altrimenti sarebbe una situazione grave ed inaccettabile. Confido nel lavoro dei magistrati e che il Tar esamini con attenzione e puntualità tutte le operazioni procedurali che si sono seguite, che già all'inizio avevano sollevato in noi molti dubbi." Corazzari infine conclude:" In questo momento di grande difficoltà per il settore culturale, questa vicenda sul Teatro sociale rischia di avere gravi conseguenze per la cultura di Rovigo".

Anche Mattia Maniezzo, Movimento 5 Stella,è intervenuto sulla questione: "Apprendiamo la notizia dell'impugnazione della nomina di Puxeddu a direttore del teatro sociale. Sicuramente è una brutta pagina per la città di Rovigo perché getta molte ombre sulla gestione delle nomine. Avevamo subito sottolineato il fatto che, nonostante possano essere professionisti capaci, le persone scelte fossero inserite nella lista politica di colui che poi vinse le elezioni. Ora la giunta della competenza, della merito e della trasparenza si dovrà scontrare con la realtà dei fatti"