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FIAB ROVIGO

Torna il Contaciclisti: nell'orario di punta contate 12 bici al minuto

L'iniziativa dall'Associazione Amici della bici

Torna il Contaciclisti: nell'orario di punta contate 12 bici al minuto

In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, il 3 giugno scorso, i volontari dell'associazione Fiab Amici della bici, hanno curato l'iniziativa “Contaciclisti”. Declinato come analisi dei flussi di passaggi in bici presso alcuni incroci cittadini nell'orario di punta, dalle 17:30 alle 18:30, il Contaciclisti ha monitorato alcuni punti leggermente periferici rispetto al centro città.

Ecco i dati:
– netta prevalenza di uomini sulle donne:413 maschi e 298 femmine, un trend che l'associazione ha visto essere abbastanza costante

– 713 passaggi per una media di 12 passaggi di bici al minuto (circa la metà di quelli che l'associazione ha registrato negli  incroci di accesso al centro città in precedenti iniziative).

Di seguito gli incroci monitorati il 3 giugno 2020 e le rilevazioni di FIAB:

Riviera Adigetto su via Cristoforo Colombo L'attraversamento ciclopedonale è noto alle cronache per la sua pericolosità, stante la scarsa visibilitàdi pedoni e ciclisti nei confronti delle auto e viceversa. E' fondamentale per l’accesso alla stazione dei treni (e del centro città) del quartiere S.Pio X.

colombo

Il flusso principale è, come prevedibile, lungo l’asse della Riviera S.Pio X,che presenta più diun passaggio al minuto. Emerge qui l'interessante il dato dei numerosi ciclisti (50) che fanno unamanovra molto pericolosa -si badi bene non vietata- in entrambe le direzioni, ossia proprio quella dell'attraversamento dalla Riviera a via Colombo in direzione Granzette. I volontari FIAB hanno accertato come molto spesso gli automobilisti siano costrette a frenare all’improvviso perché non vedono il ciclista in attraversamento.Che non sia il caso di mettere insicurezza il passaggio del ciclista urbano e di collocare degli avvisi per gli automobilisti (almeno un invito a rallentare?)

Via Amendola/Via Mascagni/Via PoloL'incrocio, molto trafficato, presenta un breve tratto ciclabile che conduce dal sottopasso Marabin a via Mascagni.

Mascagni

Il flusso verso via Mascagni si rivela essere molto importante con più di 2 bici al minuto eppure moltissimi ciclisti (ben 101) si dirigono verso via Polo, una scelta molto pericolosa visto che il traffico su viale Amendolaè sempre molto sostenuto ma necessaria per andare, rapidamente, verso la stazione dei treni per chi proviene o va a S.Pio X.

Via Don Minzoni/Via San Bellino/Viale Oroboni/Via GiroE' sicuramente un incrocio importante per l’accesso verso ilcentro da parte dei residentedel popoloso quartiere San Bortolo.

Minzoni

Tutte le direzioni presentano un buon flusso, circa una bici al minuto. Rilevanti risultano i due passaggi su via Giro e soprattutto su viale Oroboni, molto trafficato, e privo di spazi dedicati ai ciclisti, nonostante l’ampio spazio sulla carreggiata, considerando che le corsie ciclabili iniziano una cinquantina di metri più avanti.

Viale Marconi/Viale Porta Adige/Piazza Cervi/Via Tisi/Viale MargheritaPer il traffico ciclistico dalla stazione dei treni alla città è un incrocio fondamentale.

Cervi

Dalle analisi emergono molti elementi:– i flussi dei passaggi sono molto sostenuti: oltre due bici alminuto in ogni direzione;– la direttrice verso viale Regina Margherita risulta predominante, in quanto porta verso il centro città, ed è completamente priva di tutela per i ciclisti;– spesso i ciclisti preferiscono il marciapiede alla carreggiata,che è in promiscuità con le auto;– da viale Regina Margherita a via Benvenuto Tisi, i ciclisti seguono preferibilmente direttrici che li tengono distanti dall’incrocio sul piazzale Cervi, preferendo passare “dietro” nella viuzza a lato della pasticceria Serenella;– nell’attraversare l’incrocio la maggior parte dei ciclisti non si serve del passaggio protetto davanti all’Hotel Cristallo e della conseguente “ciclabile” su via B. Tisi, bensì attraversa direttamente l’incrocio andando su piazzale Cervi esponendosi quindi al traffico automobilistico;– risulta importante il flusso verso viale Porta Adige, completamente privo di corsie ciclabili che invece sarebbero strumenti fondamentali in un viale di questa portata (inizia un centinaio di metri dopo);– notevole anche il flusso che da viale Regina Margherita svolta verso viale Marconi.

Conclusioni

Ad esclusione dell’incrocio di viale Marconi, in questi punti i flussi dei ciclisti sembrano più modesti rispetto a quelli più prossimi al centro città (circa la metà). Se in ambito più centrale FIAB consiglia le pedonalizzazioni, nelle zone esaminate con il “Contaciclisti” di giugno la logica richiederebbe almeno delle corsie ciclabili e,quando possibile,dei percorsi protetti. In generale sono punti dove è fondamentalela moderazione della velocità del traffico veicolare che, percorrendo in numero elevatoe a velocità sostenuta, rende poco agevoli e poco sicuri gli attraversamenti.Riguardo il contesto di viale Marconi, l'associazione valuta positivamente l’isola ciclabile ma non basta; è necessaria una revisione complessiva degli attraversamenti ciclabili. Analoga riflessione era stata fatta in occasione della analisi dei passaggi induerotatorie importantidi ingresso alla città.

Da diversi anni FIAB Rovigo promuove l'attività del “Contaciclisti”, letteralmente il conteggio dei passaggi di ciclisti urbani. Lo scopo è quello di raccogliere ed elaborare dati che fotografano la situazione in tema di mobilità sostenibile nella nostra città Con l'osservazione sul campo (pardon, sulla strada) e dati alla mano, l'iniziativa FIAB mira a rilevare criticità in merito alla sicurezza e a proporre soluzioni che, nel contempo, tutelino i cittadini che si spostano in bicicletta e che invitino a comportamenti corretti e sicuri se a loro vengono fornite anche minime infrastrutture adeguate. La sicurezza e l'agevolezza dei percorsi, degli attraversamenti negli incroci, come in certe vie di intenso e veloce traffico (si pensi per esempio anche a viale Tre Martiri) spingerebbero molte più persone ad usare la bicicletta contribuendo alla propria salute e a quella dell'ambiente, che è di tutti.

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