VOCE
CASE DI RIPOSO
07.08.2020 - 15:15
Franco Maistro
Con l’avvicinarsi delle elezioni del 21 settembre il Polesine potrebbe essere fra le prime aree regionali ad essere nell’agenda del nuovo Governo della Regione del Veneto. Infatti, la “partita” IRAS di Rovigo è ormai entrata nel vivo con un tavolo di lavoro complesso ma proficuo che coinvolge i vertici di Palazzo Balbi a Venezia, l’ATER, il Sindaco di Rovigo e naturalmente il Commissario ing, Fasiol per un vero rilancio dello storico Ente che rappresenta una grande opportunità per l’intera Provincia.
Per la Cisl FP di Padova Rovigo lo scenario è si complesso ma allo stesso tempo consente di ragionare su prospettive di alto profilo che consentano non solo di ripianare le molte criticità ereditate in ambito finanziario nel passato, ma anche di contrastare un forte problema che è la necessità di personale formato in ambio socio sanitario e assistenziale.
“Attualmente la presenza tramite dirigenti nominati dalla Direzione dei Servizi Sociali della Regione del Veneto che 4 anni collabora all’amministrazione di IRAS, consente di mantenere forte il nuovo indirizzo di gestione impostato dal Direttore Luca Giovanni Avanzi - evidenzia Franco Maisto della CISL FP – nuova organizzazione e ottimi risultati sul piano economico finanziario con la prospettiva nel prossimo autunno di veder concluso a buon fine il progetto di investimenti. Da non dimenticare che tutti gli sforzi compiuti in questi anni stanno dando negli ultimi mesi una nuova luce per una delle poche IPAB ancora a gestione prevalentemente pubblica”.
Ma, ora, secondo la segreteria CISL FP il destino dell’Ente potrebbe essere ancora più roseo se fosse percorsa una nuova via puntando sulla formazione, ambito nel quale si potrebbero sfruttare gli spazi offerti da Casa Serena e le professionalità multidisciplinari di lungo corso che formano il gruppo di lavoro interno.
“In questi mesi di emergenza sanitaria le realtà ospedaliere del Veneto hanno prelevato dalle graduatorie, centinaia fra infermieri e Operatori socio sanitari per lo più dipendenti di IPAB e case di cura. – dice Franco Maisto della CISL FP – personale altamente formato e specializzato che andando in Ospedale ha lasciato sguarniti parte delle piante organiche delle Case di Riposo comportando ulteriori difficoltà in un momento di certo non semplice per il reperimento di nuove risorse umane. Ciò ha successivamente comportato come conseguenza l’attivazione di nuovi contratti di precariato. Di fatto vi è da alcuni mesi un gap importante fra domanda e offerta di OSS e non si trovano, la creazione di una scuola di formazione di Operatori all’interno dell’IRAS tramite accreditamento da parte della Regione potrebbe essere una strada percorribile e con molteplici benefici”.
Il punto è, creare una formazione che scolarizzi una 50 di persone all’anno andrebbe nella direzione di autoalimentare la necessità interna all’Ente IRAS e al contempo di ridurre il fenomeno della disoccupazione o delle persone in cerca di lavoro.
Data l’ormai conclamata sottostima della formazione socio sanitaria regionale che sta portando l’area più industrializzata del Nord Est a soffrire di una grave carenza di queste professionalità con le case di riposo sia pubbliche che private a dover organizzare i turni con forti difficoltà, una operazione che porti le scuole di formazione direttamente all’interno potrebbe essere una soluzione vincente.
“Siamo convinti che entro il prossimo autunno nascerà la nuova IRAS che, grazie ai suoi 350 posti letto e gli oltre 200 lavoratori con il nuovo impianto organizzativo che si sta costruendo, arriverà a dover essere gioco forza un punto di riferimento per l’intero Polesine. Attivare corsi per OSS impiegando le più moderne conoscenze tecnologiche, quindi anche con la formazione da remoto e poi le attività nelle corsie darebbe risultati e soddisfazione anche al turn over per pensionamento. Una misura di riduzione e contrasto della disoccupazione oltre che di copertura di un serbatoio di professionalità socio sanitarie di cui vi è enorme necessità anche nel prossimo futuro”
Per tutto ciò, è chiaro, serve l’Ok della Regione del Veneto – settore formazione e lavoro. Ma viste le prospettive future dove gli oss rappresentano la figura più richiesta in assoluto e l’alto numero di Case di Riposo che nascono in ogni Comune del Polesine, questa idea non è poi così lontana da essere potenzialmente percorsa.
“E’ chiaro che il core business dell’IRAS è l’assistenza socio sanitaria assistenziale agli anziani e disabili, grazie all’implemento dei servizi di cui la popolazione necessita sempre più: servizi domiciliari, assistenza pasti, centri diurni per anziani, la eventuale nascita di una scuola di formazione e specializzazione potrà portare dei benefici. Conclude Franco Maisto della CISL FP – auspichiamo un tavolo di lavoro fra Comune, Regione, ATER e vertici IRAS con il pieno coinvolgimento del sindacato, il tutto finalizzato per una fattiva scelta di condividere le future linee di investimento per servizi socio sanitari di qualità.
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