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SINDACATI

Senza contratto da 14 anni, i lavoratori della sanità privata scendono in piazza

Riccardo Mantova, Cgil: "Adesso basta, questi si arricchiscono con i soldi pubblici e trattano in questo modo i lavoratori"

Sanità in sciopero venerdì

"Come promesso i lavoratori della Sanità Privata non si fermano! Continua la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata, promossa da FP CGIL, FP CISL e UIL FPL, per il mancato rinnovo del contratto scaduto da oltre 14 anni! Il 24 agosto saremo tutti in piazza con sit-in organizzati presso ogni prefettura d’Italia, e successivamente, il 31 agosto, presidi ed assemblee saranno organizzate presso tutte le strutture private del territorio. L’onda di protesta non si fermerà e porterà, inevitabilmente, allo sciopero nazionale", così Riccardo Mantovan, per la Cgil Fpl Rovigo responsabile della sanità.

"Vergogna padroni predoni con i soldi pubblici è lo slogan che accompagna il percorso di protesta, perché gli imprenditori di ARIS e AIOP, ricchi e potenti imprenditori della Sanità Privata che sfruttano il sistema di finanziamento pubblico, hanno boicottato il tavolo sindacale per la ratifica del rinnovo del contratto lasciando centinaia di migliaia di lavoratori non solo senza contratto ma anche in balia di una rottura di un sistema di relazioni sindacali che mai aveva visto un tale comportamento datoriale così vile e vergognoso. Sanità Privata che sta allargando sempre più i propri spazi di profitto grazie anche ai maggiori finanziamenti extra budget elargiti dalla stessa regione Veneto. I cittadini devono sapere che questi aguzzini senza scrupoli si arricchiscono attraverso continui finanziamenti pubblici e ancora insoddisfatti spremono i propri dipendenti con turni massacranti pagandoli con un misero stipendio fermo da 14 anni!!! Zaia batti un colpo, sfrutta questa scia di campagna elettorale non solo a favore di questi imprenditori e dai un segnale tangibile a questi lavoratori che occupano il tuo territorio e si sentono abbandonati", continua la nota della Cgil.

"Bisogna dire basta a comportamenti arroganti e ignobili di questi padroni ladroni. Governo e Regioni si rendano conto che non è più tempo di aspettare ma è tempo di una loro presa di posizione forte e immediata. Sanzioni e revoche immediate degli accreditamenti sono necessari per dare dignità a questi lavoratori. E' tempo di agire per fare giustizia e dare equilibrio sociale. La politica di ogni schieramento deve comprendere che non è possibile affidare la salute dei cittadini a chi si occupa solo di fare utili persino sulle spalle dei lavoratori. Noi andremo avanti con la lotta fino allo sciopero".

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