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ELEZIONI REGIONALI 2020

In isolamento? Si vota da casa: arriva il "seggio volante"

Lo spiega l'Ulss 5 Polesana che sta organizzando il servizio per gli oltre 400 polesani in isolamento

Seggi chiusi in tutto il Polesine: partono gli scrutini

Oltre 400 persone (ma si spera che, da qui ad un mese, il loro numero possa diminuire drasticamente, perché vorrebbe dire che il virus arretra) rischiano di non poter esercitare “normalmente” il proprio diritto di voto, in occasione del referendum costituzionale e delle elezioni regionali (senza dimenticare le amministrative di Villadose) del 20 e 21 settembre prossimo. Sono i pazienti sottoposti a isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, a causa del rischio coronavirus. Ieri, in Polesine, era 464 le persone in questa condizione.

Chiaro che, queste persone, non potranno recarsi ai seggi. Ma il loro diritto di voto va garantito, e così l’Ulss 5 sta organizzando una task force per consentire comunque l’espressione del voto.

L’Ulss, infatti, sta lavorando fianco a fianco con la prefettura di Rovigo per definire un protocollo per far votare, in sicurezza, e con seggi volanti dedicati, le persone in isolamento domiciliare.

Il quartier generale di questa modalità di voto, atta a consentire la possibilità di voto a tutti i cittadini, sarà l’ospedale San Luca di Trecenta, dal quale partiranno le squadre per il voto a domicilio. Queste squadre saranno costituite da scrutatori a tutti gli effetti, ai quali verrà fatta un’apposita formazione nel corso di queste settimane, per imparare a gestire correttamente la situazione e ad approcciarsi in tutta sicurezza alle persone sottoposte ad isolamento.

Così come per gli scrutatori dei seggi “regolari”, inoltre, anche per loro è prevista un’indennità.

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